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Tutte le strade portano al Qatar? Mossad in missione

Il capo dell’agenzia, David Barnea, è stato a Doha nei giorni scorsi. Ad accompagnarlo c’era il suo predecessore, Cohen. Sono stati compiuti progressi sui 235 ostaggi, ma non c’è ancora un accordo. Ecco perché l’emirato può mediare tra Israele e Hamas

Perché l’accusa della Sec contro Solarwinds per il maxi cyber-attacco è una svolta

Per la Consob americana la società ha frodato gli investitori sopravvalutando i suoi standard di sicurezza e sottovalutando i rischi. Nel mirino anche il chief information security officer

Il metodo antimafia contro il cyber crime. Parla Sciacovelli

Solo grazie al coordinamento di tutte le forze in campo si possono vincere le guerre nel quinto dominio, spiega la professoressa Annita Larissa Sciacovelli (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”). Con la direttiva Nis2 è l’ora di creare i cybersecurity officer, dice a Formiche.net

L’intelligence eco-fin che verrà. L’analisi del gen. Costantini (ex Aise)

Di Paolo Costantini

Per troppo tempo si è pensato che l’attività “sul campo” appartenesse a un vecchio modo di fare intelligence ma, in realtà, senza humint non si va da nessuna parte. Anche nel settore economico-finanziario. L’intervento di Paolo Costantini, generale di brigata in congedo della Guardia di Finanza, già funzionario dei servizi di intelligence

Fake news alimentate dall’IA. Cosa accade tra Israele e Hamas

Il Soufan Center lancia l’allarme in vista delle presidenziali americane. Ma l’anno prossimo si voterà anche per il Parlamento europeo ed Enisa ha già messo in guardia da deep learning e altre tecnologie che possono essere sfruttate per campagne di disinformazione

Boom delle ricerche accademiche Italia-Cina. I rischi secondo Merics

Un rapporto del centro studi tedesco rivela che dal 2013 al 2022 sono aumentate del 258% le pubblicazioni tra esperti dei due Paesi. Queste collaborazioni sono sempre più criticate per via dei legami con le Forze armate di Pechino. Le contromisure? Serve uno sforzo Ue

Dati e processi di comunicazione che nella crisi mediorientale non vedremo

Di Michele Zizza

L’abilità di contraffare un contenuto digitale è sempre più diffusa e le tecnologie a disposizione aiutano a simulare fatti, identità e competenze. Nella crisi mediorientale, inoltre, non disporremo di molti metadati e flussi e tutto sarà ancora più complesso sia a livello di intelligence che a livello di studio dei processi. L’intervento di Michele Zizza, docente di Culture Digitali all’Università della Tuscia

Declassificazione strategica. Gli 007 Usa e l’esplosione all’ospedale di Gaza

Le agenzie d’intelligence americane hanno deciso di condividere le informazioni con i servizi dei Paesi partner. Proprio come fatto nel contesto della guerra in Ucraina

La Cina mette mano alla legge sul segreto e spaventa le aziende Ue

Pechino sta lavorando a una revisione delle norme sulla sicurezza nazionale. Preoccupazioni nella comunità imprenditoriale straniera e gli investitori che temono che possa aumentare i rischi nel fare affari

L’Ue lavora (su spinta italiana) per rafforzare l’intelligence contro il jihadismo

Il Consiglio europeo spinge per un maggiore scambio di informazioni dopo gli attentati in Francia e in Belgio e il surriscaldamento della crisi israelo-palestinese. Meloni in Senato aveva anticipato il lavoro della Commissione

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