Il sistema bancario dovrebbe essere l'ancella primaria dello sviluppo delle attività industriali e imprenditoriali dell'economia reale. Se così è, la riforma delle banche popolari parte purtroppo da una premessa sbagliata. Mira a soddisfare le esigenze della grande finanza invece di privilegiare le strutture del credito direttamente legate al territorio e alla sua crescita economica. Secondo la succitata riforma, fatta con…
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Che cosa sta succedendo nella nuova Scelta Civica
Riceviamo e volentieri pubblichiamo Per definire quello che sta accadendo dentro Scelta Civica possono bastare due parole, soddisfazione ed entusiasmo, ma per chi non ha vissuto il travaglio di questo partito che è nato solo da dieci giorni è bene fare una piccola digressione. Scelta Civica, che è il mio partito, quello per il quale due anni fa mi misi…
Steve Easterbrook, chi è l'uomo della pizza che ora sfornerà i nuovi panini di McDonald’s
A volte succede. Almeno di là dall’Atlantico. Cosa? Che un amministratore delegato il quale non sia riuscito a risanare un’azienda dopo due anni di calo delle vendite si dimetta. È successo a Don Thompson, 51 anni ceo di Mc Donald’s, che dal primo marzo non guiderà più la multinazionale degli hamburger. E cederà la staffetta a Steve Easterbrook, responsabile del…
Il passo avanti (poco coraggioso) del Jobs Act
Gradualità, tanta gradualità, anche troppa, al di là dei roboanti slogan del premier Renzi. La precarietà del lavoro non si cancella con un decreto come fosse una bacchetta magica, meno che mai si può ragionevolmente pensare che questo basti per superare tutti i problemi dei nostri giovani. Nel suo complesso il Jobs Act rappresenta indubbiamente un passo avanti e tuttavia…
Il giro di boa della riforma della PA: un bilancio amaro
Dopo un anno di Governo Renzi, siamo al giro di boa per la riforma della Pubblica Amministrazione, più volte definita la madre di tutte le riforme. E con ragione: a dispetto dell’insofferenza di tanti per la burocrazia, la macchina amministrativa regge l’intelaiatura dello Stato e ne sorregge le politiche. Dove non c’è burocrazia, ovvero quell’insieme di regole e uffici che…
Il ruolo di Obama nella tregua fra Tsipras e Merkel
Grecia fuori o Grecia dentro? Il gioco della settimana si è chiuso senza vincitori né vinti. La Grecia resta dentro. Syriza dovrà ingoiare una limitazione della sovranità nazionale perché fallire provocherebbe uno sconquasso (hai voglia a dare la colpa a Berlino quando i forconi ti inseguono ad Atene). I tedeschi con l'elmetto a punta (a cominciare dalla Bundesbank) dovranno attendere…
Tutte le mosse di Angela Merkel in Ucraina
Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori e dell’autore pubblichiamo l’articolo di Edoardo Narduzzi apparso su MF/Milano Finanza La Cancelliera Angela Merkel ha iniziato ad incassare il bonus della sua lungimirante politica estera. Si è tenuta fuori dall’attacco alla Libia di Gheddafi e non ha partecipato ai bombardamenti di Mosul. Distante anche dal caos siriano, una guerra civile tra sunniti e sciiti ad uso…
Perché Renzi gongola dopo un anno a Palazzo Chigi
Nel primo anniversario della nascita del governo di Matteo Renzi non si sa, francamente, se la parte più importante del suo bilancio riguardi le riforme realizzate, come quella del mercato del lavoro, o solo avviate, come quelle della Costituzione e della legge elettorale, e non invece i guasti che il giovane presidente del Consiglio è riuscito a procurare sul piano…
Jobs Act, ecco pregi e qualche difetto dei decreti attuativi
Pregi, difetti e incertezze. E’ quello che scorge nei decreti attuativi del Jobs Act approvati ieri dal consiglio dei ministri Emmanuele Massagli, presidente del think tank Adapt, l’associazione fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere studi e ricerche su lavoro e relazioni industriali. Massagli è stato in passato anche coordinatore della segreteria tecnica del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. …
Libia, che cosa deve fare l'Italia
Brano estratto dal report “Analisi delle possibili soluzioni alla crisi in Libia” del Centro Studi Internazionali La nascita del Califfato costringe indubbiamente i Paesi europei a rivendere la propria strategia di politica estera e di difesa. La diplomazia italiana, in linea con la tendenza già emersa nel 2014, dovrebbe continuare il processo di creazione di un fronte unitario per la…