Skip to main content

Perché il Giappone attira Tsmc per la prossima fabbrica

Il colosso dei semiconduttori taiwanese espande la sua presenza all’estero, attirato dai generosi sussidi governativi. Dopo Usa e Germania, ora anche Tokyo vuole attirare investimenti e una nuova fonderia sull’isola per rafforzare la sua base industriale… ma occhio a Samsung

Perché è fondamentale salvare il Servizio sanitario nazionale

Di Antonino Saitta

Il ministro della Salute ha richiesto un incremento del fondo sanitario di 4 miliardi, il non accoglimento di questa proposta equivarrebbe ad affermare che il Ssn, finanziato con la fiscalità generale, non è più sostenibile. L’opinione di Antonino Saitta, ex assessore alla sanità della Regione Piemonte

L'America accelera sulle regole per l'Intelligenza artificiale. Cosa vuol dire per noi europei

Di Oreste Pollicino

Lettera da New York di Oreste Pollicino, ordinario di diritto costituzionale all’università Bocconi che in questo anno accademico è Fulbright Scholar e Global Fellow alla New York University. Che ha assistito alle audizioni di vertici di grandi corporation tecnologiche, accademici e policy-maker alla ricerca di un modello di regolazione normativa di carattere non settoriale per l’Intelligenza artificiale. Ecco cosa è emerso

Sul fair share, tentativi di protezionismo da parte di Bruxelles?

La strada per uscire dall’impasse sulle infrastrutture tecnologiche passa da tre soluzioni strutturali: industriale, politica e istituzionale. Superare la frammentazione degli operatori europei, che rende insufficienti le economie di scala del settore; allocare lo spettro per le trasmissioni wireless sulla base di beauty contest; smettere di estorcere esorbitanti diritti di licenza che hanno azzoppato per anni i bilanci degli operatori. L’analisi di Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente di Strategy alla Sda Bocconi School of management

Torna iWeek con “Nucleare si può fare?”, ecco ospiti e programmi della quarta edizione

Aziende e istituzioni a confronto sulle opportunità e le conseguenze della reintroduzione della produzione di energia atomica in Italia: è questo il tema della quarta edizione della iWeek, promossa da V&A – Vento & Associati e Dune con il titolo “Nucleare, si può fare?”, che si terrà a Milano e Roma i prossimi 5 e 11 ottobre. Con i protagonisti del mondo produttivo, dell’energia, della finanza, della cybersicurezza e delle istituzioni

Gli hacker riportano Las Vegas indietro nel tempo

Un attacco informatico ha messo fuori gioco la catena statunitense MGM, che si è scoperta fragile ed è dovuta tornare al contante. Come lei, tante altre aziende che vanno in tilt senza accesso alla tecnologia digitale

Merci più gas, col piano Meloni l'Adriatico diventa geo-strategico

Il Mare connesso al Mediterraneo potrebbe assumere un peso straordinario se si concretizzasse il polo di Trieste come base della via del cotone: in quel caso le merci indiane si sommerebbero strategicamente alla rotta del gas che già con il Tap è punto fermo (in attesa del suo raddoppio e delle decisioni su EastMed)

Il Made in Italy, un obiettivo di sviluppo verso la sostenibilità

Di Idiano d'Adamo

Il Mediterraneo giocherà un ruolo chiave in un’economia globale orientata alla sostenibilità. Le regioni italiane sono chiamate a collaborare per ridurre i gap esistenti tra Nord e Sud. Crescono le regioni centrali nell’indicatore di sostenibilità. Il commento di Idiano D’Adamo, docente di Ingegneria Gestionale alla Sapienza

La devastazione di Derna e la sfida dell’Africa ai cambiamenti climatici

La rilettura, alla luce di Derna, degli impegni per l’adattamento ai cambiamenti climatici di African Climate Summit dà la misura della distanza tra quanto è stato programmato e la domanda reale alla quale le strategie di adattamento devono rispondere: quali misure, quante risorse e come gestirle. L’analisi di Corrado Clini, già ministro dell’Ambiente

Catene di valore, da Panama a Suez. Quali prospettive all'orizzonte? Scrivono Stilo e Serra

Di Pietro Stilo e Francesco Serra

Le catene globali del valore, siano sempre più pivotali in questo rinnovato contesto produttivo internazionale. Il mondo sta cambiando rapidamente, nuovi attori stanno cercando di imporsi sulla scena globale, nella quale nuovi assetti si stanno disegnando, ma la matita non è più occidentale ma è in mano agli emergenti. In tutto questo l’auspicio è che l’Europa sia capace di emergere come soggetto competitivo. Il contributo dei docenti dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria

×

Iscriviti alla newsletter