Appare di tutta evidenza come l’intensità delle relazioni istituzionali tra Italia e Giordania rappresenti, al di là delle emergenze belliche, un valore costante che si è intensificato particolarmente negli ultimi due anni. Per Roma, Amman resta un interlocutore oggettivamente affidabile nell’intera area che abbraccia Mediterraneo, Africa e Medio Oriente, anche per via della capacità del Paese non farsi contagiare tensioni presenti ai suoi confini
Abdullah
Energia e transizione, così prosegue l'alleanza tra Italia e Giordania
Un interlocutore affidabile nell’intera area che intreccia Mediterraneo, Africa e Medio Oriente, anche per via della capacità del Paese di non farsi contagiare dal batterio della tensione presente nelle sue immediate vicinanze. Questa la considerazione italiana verso il player mediorientale. Il rapporto tra Giorgia Meloni e il Re Abdullah II di Giordania è solido. E il segretario generale della Nato, Mark Rutte, proprio oggi ha citato l’azione del governo italiano e il Piano Mattei a proposito di Amman
Meloni fa tappa in Medio Oriente. Il puzzle geopolitico pensando a Unifil
La Giordania può essere la chiave geopolitica per risolvere nodi e allargare alleanze e consapevolezze occidentali? Il Paese sarà la prima tappa dell’imminente viaggio in Medio Oriente del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, preoccupata per la sicurezza dei soldati italiani, sia di quelli impegnati nella missione Unifil dell’Onu, sia di quelli della missione bilaterale Mibil. Venerdì poi il premier sarà in Libano.
Abbas (e Abdullah) da Putin perché la Russia giochi un ruolo più centrale nel dossier israelo-palestinese
Il presidente dell'Autorità palestinese, Mohammud Abbas, è in Russia per un incontro speciale con Vladimir Putin e altri notabili del Cremlino (l'incontro si sarebbe dovuto svolgere a Sochi, buen retiro di Putin, ma il disastro aereo di Argunovo ha richiesto la presenza in ufficio del presidente, che è anche stato tenuto fermo per ragioni di sicurezza). Enorme l'argomento dell'incontro: cercare…
Perché Donald Trump vuole trasferire l'ambasciata Usa in Israele a Gerusalemme
Domani Donald Trump annuncerà con tutta probabilità la sua decisione sullo status di Gerusalemme, riconoscendola come capitale di Israele e spostandovi l’ambasciata americana dall’attuale sede di Tel Aviv. Una scelta che potrebbe affossare il piano di pace su cui sta lavorando alacremente il suo genero e super-consigliere, Jared Kushner e che è destinata a provocare l’ira del mondo islamico, con…