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Full electric e batterie a stato solido. La svolta storica di Toyota

L’ultima casa automobilistica a puntare totalmente sull’auto elettrica potrebbe essere la prima a rivoluzionarla – con una batteria innovativa in grado di raddoppiare l’autonomia e rendere irrisori i tempi di ricarica. La strategia del marchio giapponese si gioca sui materiali e sull’assemblaggio: ecco perché potrebbe ribaltare l’ascesa degli automaker cinesi

Parola d’ordine reshoring. Così Berlino riapre le miniere

Si parte dai giacimenti di fluorite e litio per assicurarsi i materiali per le batterie per auto elettriche. E la spinta a riattivare estrazione e raffinazione è dettata da considerazioni strategiche, per non lasciare l’economia tedesca alla mercé della Cina. Anche al netto dell’amore tra Scholz e Xi

Meloni Consiglio europeo

Nel nome della neutralità tecnologica. Le mosse di Meloni in Ue

Alla riunione del Consiglio europeo, la sorte dell’auto è stata al centro del dibattito. Il dossier, ancora in stallo, si intreccia con l’esposizione alla Cina, la designazione delle tecnologie verdi e persino la pressione migratoria. E Roma si afferma come attore di peso nel triangolo con Berlino e Parigi

Il futuro delle batterie. Tutte le soluzioni alternative agli ioni di litio

Con l’aumento esponenziale della domanda di accumulatori e le preoccupazioni relative alle supply chain, crescono le attenzioni e i finanziamenti per le soluzioni alternative alle batterie agli ioni di litio. Stato solido, litio-ferro-fosfato, litio-aria e accumulatori industriali: ecco le soluzioni più promettenti (e chi ci sta scommettendo)

Francesco Naso

L’illusione degli e-fuels e l’ineluttabilità dell’elettrico. Parla Naso (Motus-E)

In Ue si dibatte di carburanti sintetici, che rimangono una non-soluzione. Intanto il mercato ha già deciso: la vera protezione dei posti di lavoro (e dell’industria) passa dall’auto elettrica. In questa intervista il segretario generale di Motus-E traccia l’evoluzione dell’automotive, pro e contro delle tecnologie a disposizione e come preservare la competitività italiana su scala globale

Pompe benzina

Auto a benzina, rimandato lo stop europeo. Il governo festeggia, ma...

Il voto per confermare il divieto di vendita di auto inquinanti dal 2035 è saltato dopo i distinguo della Germania sui carburanti sintetici. Per il governo italiano è un ritorno alla razionalità, nel nome della neutralità tecnologica e della protezione della filiera. Ma per Tritto (T&E) ogni rallentamento della conversione all’elettrico è a spese della competitività

Batterie auto elettrica

Auto elettrica, Berlino tira dritto grazie alla Cina (che apre la guerra dei prezzi)

La Germania risponde alle preoccupazioni italiane: avanti a tavoletta sulla conversione all’auto elettrica. E intanto Catl, gigante cinese delle batterie, forte della sua posizione dominante lungo la catena di approvvigionamento, apre una guerra dei prezzi per sbaragliare i concorrenti

Filiera auto elettrica Stellantis

La corsa verso l’auto elettrica? Rischiamo di andare a sbattere, dice Cantamessa (PoliTo)

Con l’addio delle auto a benzina e diesel a partire dal 2035, il Parlamento Ue ha reso l’elettrico ineluttabile e soffocato le tecnologie alternative. Senza consapevolezza di quale sarà la strada migliore e senza fare i conti con la complessità della conversione industriale. Per il professor Cantamessa (Politecnico di Torino) occorre fermarsi e ripensare l’approccio: ecco come

Janet Yellen

Ira e sussidi. La convergenza Ue-Usa passerà dalle materie prime

Bruxelles e Washington stanno lavorando su un accordo per estendere la portata delle sovvenzioni statunitensi per le tecnologie verdi alle industrie europee, attraverso un accordo strategico sulle materie critiche per la transizione, con l’obiettivo finale di contrastare la morsa cinese su tutti i settori cleantech

Batterie auto elettriche ev

Batterie, così l’Europa può “sganciarsi” dalla Cina entro il 2027. L’analisi di T&E

Il Vecchio continente non è condannato alla dipendenza tecnologica da Pechino, secondo l’ultima analisi del think tank. Ma tutto dipende da come gli Stati membri decideranno di rispondere all’Inflation Reduction Act statunitense. La soluzione? Un fondo sovrano Ue, finanziato a debito comune, focalizzato sulle industrie strategiche

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