La kermesse pentastellata segna la riconferma di Conte e la scelta di collocarsi nel campo progressista, abbandonando il pragmatismo del passato. Il M5S si trasforma da movimento populista a partito organizzato, perdendo la sua diversità originaria e somigliando agli altri partiti, con una leadership oligarchica e una base parlamentare cooptata. Ora deve ritrovare un’identità politica e un nuovo popolo di riferimento
Beppe Grillo
Addio al piano cinese per il porto di Taranto che piaceva ai 5S
Il gruppo degli yacht di lusso, controllato dal colosso pubblico cinese Weichai, si ritira dalla gara per il sito ex Yard Belleli. Un brusco stop: soltanto una settimana fa i pentastellati, che lanciarono il progetto sull’onda della Via della Seta, festeggiavano la “svolta” del bando
Porto di Taranto, salta la concessione alla società del delegato di Pechino
L’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio ha rigettato la richiesta per la concessione della piattaforma logistica presentata da Progetto Internazionale 39, il cui 34% è detenuto da Sergio Gao Shuai
Pro Cina (e Via della Seta) e contro gli Usa. Grillo torna a farsi sentire
Sul “sacro blog” Fabio Massimo Parenti, professore in un’università pubblica di Pechino, scende in campo a favore del rinnovo del memorandum e di una terza via europea poco chiara
M5S verso i Verdi Ue? Grillo fa incagliare la nave di Conte nel porto di Taranto
Le richieste del fondatore di “aprire” lo scalo alla Cina si scontrano con i tentativi del partito di trovare casa a Strasburgo. L’eurodeputato tedesco Bütikofer twitta ribandendo implicitamente il suo no all’ingresso dei pentastellati nel gruppo ambientalista
Grillo chiama Pechino. Tutte le mire cinesi sul porto di Taranto
Il fondatore del M5S ha chiesto ai deputati di “aprire” lo scalo pugliese (sensibile per le attività Nato) “ai grandi mercantili” che arrivano da Est per renderlo uno snodo della Via della Seta marittima. Il governo, tramite il viceministro Rixi, dice no. Il futuro della piattaforma logistica e un nuovo bando green… L’ipotesi Golden power
Grillo usa la crisi del grano per attaccare gli Usa e il governo italiano
La crisi alimentare non è colpa della Russia che ha attaccato l’Ucraina ma della finanza, scrive il fondatore di M5S sul suo blog. Ma l’articolo è anche un attacco al ministro degli Esteri, che sta lavorando sul dossier
L’Italia e i “soprusi” Usa. Chi è Torquato Cardilli, l’ambasciatore preferito da Grillo
Sul blog del fondatore, che ha da poco firmato un accordo con il M5S da 300.000 euro, compare un articolo del diplomatico che attacca gli Stati Uniti e giustifica Putin. L’ingresso in diplomazia nel 1967 e il giallo della conversione all’islam
Dopo due mesi Grillo ritrova la voce sull’Ucraina e parla russo e cinese
Uno-due sul “sacro blog”: invocato lo smantellamento dell’esercito sul modello Costa Rica (per Roma, per Kiev o per entrambe?) ed elogiato l’“approccio pacifico” della Cina. Che ne pensa il M5S di Conte, che ha recentemente deciso di pagare il fondatore affinché amplifichi sul suo sito la diffusione dei propri messaggi?
Il ritorno di Casaleggio, tra stoccate a Conte e un nuovo Movimento
Il figlio del fondatore non si pente di essersene andato: la forza “che abbiamo conosciuto non esiste più”, degli iscritti “si ha paura”. Frecciate all’ex premier che sulle spese militari ha minacciato di far cadere il governo: “Dubito ci sarà alcuna crisi”