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Semiconduttori Microchip

Un supercomputer da fare Nvidia. Le nuove frontiere nel mercato dei chip

Jensen Huang, ceo dell’azienda capofila nel mercato dei semiconduttori, ha svelato l’ultima novità alla fiera annuale di Taiwan, Computex. Il mondo è di fronte a “un punto di svolta nella nuova era informatica”, caratterizzata dall’IA Generativa, dove “ognuno è un programmatore”. E dove la sua società non sembra volersi fermare, eguagliando il valore delle Big Tech

Chip, Ira, spazio, Ucraina e Cina. Ecco i dossier che Urso porterà negli Stati Uniti

Il ministro delle Imprese è atteso a Washington nei prossimi giorni. Una missione per “costruire con gli Usa una politica industriale-energetica occidentale che sappia rispondere alla sfida sistemica della Cina”. La sua visita, insieme a quelle dei ministri Tajani e Crosetto in programma nelle prossime settimane, preparerà il terreno al summit fra Biden e Meloni

Altro che tregua, il divieto a Micron è un nuovo siluro nei rapporti Cina-Usa

Il divieto imposto da Pechino sui prodotti realizzati dall’azienda americana di chip è l’ennesima dimostrazione di quanta fatica facciano le due parti a comprendersi, dopo un G7 infuocato. I legami sono ai minimi storici, ma nella tempesta ci sono dei segnali di schiarite, come dimostra il via vai di alti funzionari da una parte all’altra del Pacifico

Greentech, chip, IA, Cina. Il Ttc come fulcro dell'intesa Europa-Stati Uniti

Il prossimo summit del Consiglio del commercio e tecnologia a fine maggio consegnerà i risultati del coordinamento Ue-Usa in tutti i campi più delicati – nel solco della cooperazione transatlantica – per rendere complementari gli approcci di politica industriale e politica estera e rafforzare le basi dello sviluppo in chiave democratica

Chip cina

Così la Cina vuole vincere la guerra dei chip. Il rapporto Csis

Pechino sta mettendo in campo la sua risposta alle misure di export control Usa pensate per azzoppare la propria industria di semiconduttori. Le strategie passano dalla deterrenza (risposta parallela nel settore delle materie prime) allo spionaggio industriale, passando dall’incentivare l’autonomia produttiva e lavorare per dividere gli alleati degli Stati Uniti

Asml

Guerra dei chip. Così i Paesi Bassi limiteranno l’export verso la Cina

Il governo olandese ha dichiarato che imporrà restrizioni alle esportazioni dei macchinari fabbrica-semiconduttori più avanzati. Sono i primi dettagli concreti che emergono dopo l’accordo tra Washington, Amsterdam e Tokyo per limitare le vendite di questa tecnologia strategica – e ostacolare il progresso tecnologico del Dragone

Quale ruolo per l’Europa nell’industria dei chip? Il punto di Aresu

Di Alessandro Aresu

Pubblichiamo il testo della relazione al seminario “L’industria dei microchip” (organizzato dal Laboratorio sull’Ecosistema Digitale in collaborazione con Cefriel) di Alessandro Aresu, consigliere scientifico della rivista Limes e autore del volume “Il dominio del XXI secolo”

La mossa dell’americana Wolfspeed sui chip in Germania ci riguarda. Ecco perché

Il chipmaker americano ha annunciato di investire 3 miliardi di dollari in una fonderia nello stato tedesco del Saarland. L’impianto, che l’azienda ha definito il più grande e avanzato del mondo per il suo genere, fabbricherà semiconduttori per i veicoli elettrici. Si tratta di un settore in rapida crescita, che vede anche l’Italia in prima linea

Cina pannelli solari

Pannelli solari, la Cina vuole mettere divieti all'export. Il punto di Torlizzi

Una serie di prodotti essenziali per costruire i pannelli solari potrebbero finire nella lista nera delle esportazioni, annuncia Pechino (che ha un monopolio di fatto nel fotovoltaico). Per Gianclaudio Torlizzi (T-Commodity), questa è la risposta della Cina ai protezionismi esteri: ora occhio alle catene di valore delle rinnovabili

Quei chip "nucleari" con cui la Cina aggirava l'embargo

Finito nella lista nera degli Stati Uniti dal 1997, l’istituto di ricerca sul nucleare cinese ha utilizzato microchip statunitensi per decine di volte, nonostante Washington e le restrizioni all’export. Sfuggire alle sanzioni non è impossibile, ma dimostra quanto Pechino abbia bisogno del know-how occidentale, e che in 26 anni non ha voluto o non è riuscita a crearsi una filiera propria

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