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La Cina sta diventando una superpotenza cyber. L’allarme britannico

Il governo britannico lancia un monito senza precedenti: la Cina è ormai una “cyberpotenza” con capacità e ambizioni tali da rappresentare una seria minaccia alla sicurezza nazionale. E la diffusione dell’intelligenza artificiale promette di moltiplicare frequenza e pericolosità degli attacchi, rendendo obsoleto l’approccio tradizionale alla difesa

Alleanze tra gli alberi a Roma. L’asse Russia-Cina nella retorica della vittoria (e contro Kyiv)

A pochi giorni dal 9 maggio, Russia e Cina celebrano la loro alleanza con un evento a Roma, dove l’ambasciatore cinese ha preso parte all’inaugurazione del “Sentiero della memoria” a Villa Abamelek. Un’occasione per rilanciare la retorica anti-occidentale e riaffermare il legame tra Putin e Xi

Ecco perché SolarPower Europe ha espulso Huawei

SolarPower Europe, la principale lobby Ue per il fotovoltaico, ha deciso di espellere Huawei in seguito a un’inchiesta per presunte tangenti nei confronti di europarlamentari. Il gruppo cinese ha pagato almeno 60.000 euro all’anno per essere “sponsor” dell’associazione

Da Alibaba a Baidu, verso il delisting Usa? Opportunità e sfide per Hong Kong

Due repubblicani di spicco hanno chiesto alla Sec di delistare 25 titoli, tra cui Alibaba e Baidu, per ragioni di sicurezza nazionale. In questo contesto, Hong Kong emerge sempre più come rifugio nella nuova geografia finanziaria sino‑americana

Dpcm anti Cina. Stop agli scanner a rischio nei bandi pubblici

Il provvedimento attua l’articolo  14 della legge sulla cybersicurezza, vincolando beni e servizi ICT nei contratti pubblici e premiando fornitori italiani, Ue, Nato e partner per ragioni di sicurezza nazionale. Riguarda in particolare videosorveglianza e scanner. L’adozione risponde al bisogno di evitare nuovi episodi come quello di Nuctech (società cinese nella black list Usa e sotto inchiesta Ue per sussidi) che aveva già vinto appalti per le Dogane

Dietro le quinte di Huawei. Il progetto top secret dei chip a 7 nanometri

Il colosso ha avviato la costruzione di tre siti produttivi di semiconduttori nel distretto di Guanlan a Shenzhen, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza cinese da tecnologie straniere. L’iniziativa fa parte di uno sforzo più ampio, accelerato dalle sanzioni statunitensi del 2019, volto a creare una filiera nazionale completa dai wafer all’intelligenza artificiale. Ma gli esperti del settore restano cauti per la mancanza di esperienza diretta in produzione su larga scala

Spionaggio cinese in Belgio. Quando l’avversario diventa informatore

Nel 2020 i servizi segreti cinesi, sfruttando un patto di “città gemellate”, avrebbero tentato di ottenere dal socialista Éric Dosogne informazioni sul verde Samuel Cogolati, noto per le sue posizioni dure su Pechino. Il caso segue lo scandalo di dicembre 2023 che coinvolse esponenti dell’estrema destra, dimostrando l’ampiezza delle mire di Pechino sugli schieramenti politici belgi

Utili influencer. Cosa c’è dietro il “turismo” pagato da Pechino

L’influencer ceco Milan Dobrovolný riceve un “viaggio tutto incluso” in Cina da un’agenzia fasulla, privo di obblighi social ma finalizzato a video promozionali per il pubblico cinese. L’operazione rientra in una strategia di soft power di Pechino. La recente multa di 530 milioni a TikTok per violazione della privacy Ue mette in luce come la piattaforma faciliti la diffusione di questi contenuti

Un varco nel Partito. La Cia cerca disillusi cinesi tramite social

L’agenzia di spionaggio americana ha diffuso due video in mandarino sui social media con l’obiettivo di reclutare funzionari cinesi disillusi. Gli spot puntano a far leva sulle disuguaglianze tra élite e popolazione, invitando i potenziali informatori a “trovare una via alternativa” contattando in modo sicuro l’agenzia statunitense

Il capo di Alibaba al servizio delle campagne cinesi di intimidazione?

Il governo cinese avrebbe fatto leva sul fondatore di Alibaba per convincere un imprenditore in esilio (identificato come “H”) a tornare in patria e testimoniare contro un ex viceministro. Oltre a una serie di telefonate intimidatorie e al provvedimento di “red notice” di Interpol, Pechino non ha esitato ad arrestare la sorella di H per costringerla a collaborare. Il tentativo s’inserisce nella più ampia strategia di repressione transnazionale

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