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Roma non è più l’anello debole d’Europa. La visione dei conservatori raccontata da Giordano

“Macron è crollato al 15% nei sondaggi, Starmer è già travolto da proteste crescenti. L’Italia, invece, rappresenta l’opposto. In Ucraina non andrà nessun soldato italiano. La transizione è sostenibile se si difende l’occupazione. L’Europa? Smetta di essere vittima di utopie regolatorie”. Conversazione con il segretario generale di Ecr Antonio Giordano

Da Anchorage a Taipei. Tutte le mosse nello Stretto

Ad Anchorage, Washington e Taipei alimentano il canale di comunicazione, lontano dai riflettori e dalle tensioni dirette con Pechino, che intanto punge nella zona grigia, tra trivellazioni e basi anfibie a ridosso dello Stretto

È la Cina la chiave del puzzle ucraino. Procaccini spiega perché

“Non possiamo far finta di non vedere che esiste un asse formato dalla Cina, dalla Russia, ma anche dalla Corea del Nord e dall’Iran, il cosiddetto quartetto del caos, che ha un atteggiamento estremamente ostile nei confronti dell’Occidente”. Conversazione con il co-presidente del gruppo dei Conservatori di Ecr, Nicola Procaccini

Niente aiuti a Putin, mentalità da guerra fredda. Il botta e risposta Ue-Cina sull'Ucraina

La Commissione pressa Pechino, ma Xi replica a muso duro, sollevando il tema della guerra fredda e delle motivazioni alla base della mancata pace, come il sostegno militare occidentale a Kyiv. Nel mezzo l’incontro dei volenterosi di giovedì prossimo e il dibattito su come costruire le garanzie di sicurezza all’Ucraina

Se New York diventa il laboratorio nascosto dell'influenza cinese

Nella Grande Mela, rivela il New York Times, la Cina sperimenta una nuova forma di influenza attraverso una penetrazione silenziosa che passa per associazioni diasporiche e reti comunitarie capaci di orientare le urne e costruire consenso politico nel lungo periodo

Parlare con la Cina, ma non legarsi mani e piedi. L'intervento di Menia

Dopo le indiscrezioni di Bloomberg a proposito della possibile e progressiva diminuzione di presenza cinese in soggetti industriali italiani di un certo rilievo, come Pirelli, Ansaldo e Cdp reti, ecco alcune considerazioni del vicepresidente della Commissione esteri/difesa del Senato, Roberto Menia

Sbaglia chi, per fare dispetto a Trump, vuole consegnare l’Europa alla Cina. La versione di Fidanza

Intervista al capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo e vice presidente di Ecr Party: “Il governo Meloni ha reimpostato il rapporto con la Cina nel giusto binario, abbandonando la Via della Seta”, ma non solo. I dazi? “Trump vuole riorientare le catene del valore, anche noi europei dobbiamo fare questa scelta: catene più corte e affidabili, preferibilmente occidentali, sono il luogo giusto per diffondere il made in Italy”

Meno investimenti cinesi negli asset italiani. La mossa di Palazzo Chigi

“La presenza cinese continua a impedirle di partecipare ad alcune gare d’appalto e gare nel settore energetico negli Stati Uniti” si legge in un articolo di Bloomberg. In tutto sarebbero 700 le aziende italiane che accusano la presenza di investitori cinesi, “ma l’attenzione del governo è concentrata principalmente sulle grandi entità in settori strategici come l’energia, i trasporti, la tecnologia e la finanza”

Perché Nvidia e Amd pagheranno il 15% dei ricavi agli Usa

Il presidente americano ha dato il via libera alle sue aziende per riprendere l’export di chip in Cina. Ma devono versare una quota dei ricavi al governo americano. Le stime prevedono che Washington incasserà oltre 2 miliardi di dollari, ma gli analisti avvertono che la decisione può aprire un precedente che mette in pericolo la sicurezza nazionale

Legami con la Cina? Da dove nasce lo scontro tra Trump e il ceo di Intel

Il presidente americano ha chiesto le dimissioni immediate dopo che un senatore conservatore ha accusato l’amministratore delegato Lip-Bu Tan di aver investito in passato in aziende tecnologiche di Pechino, alcune delle quali rifornivano l’esercito. Lui si dice estraneo ai fatti, ma la vicenda rischia di complicare i piani suoi e dell’azienda di cui è a capo

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