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scuola

Un mondo che ancora rispetta poco le donne

Alla ragazzina rasata, alle donne italiane: il mondo ancora poco ci rispetta. È a lei che va questa pagina di riflessione, ma anche a tutte quelle donne che vogliono integrarsi in un Paese che rispetta, apparentemente, le donne, e un suggerimento amichevole alle donne italiane che chinano troppo la testa e si interessano d’altro. Pochi giorni prima sempre a Bologna, una…

Il Giappone dall’Abenomics alla Womenomics

Di Miyuki Kashima

Il Giappone è pronto per le politiche di Womenomics. Dopo due decenni di stagnazione, le politiche economiche lanciate dal Primo Ministro Shinzo Abe (l’“Abenomics”) hanno migliorato l’outlook di crescita del PIL del Paese per 15 trimestri consecutivi. L’attuale carenza di forza lavoro nel Paese, insieme al forte sostegno del governo e dell’opinione pubblica per un cambiamento sociale, fa sì che…

Ema Sanità Farmindustria

Il ruolo delle donne nell'industria farmaceutica

Chi l’ha detto che donne e uomini sono uguali? Hanno una vita più lunga, con un’aspettativa di 85 anni, contro gli 81 del genere maschile, e si prendono cura degli altri: figli, mariti, genitori e suoceri. E, forse, molto meno di se stesse. E allora, va bene pari opportunità, purché si considerino le differenze. IL CONVEGNO Il tema è stato…

scuola

Che fatica essere donna e madre nel 2017

La liturgia della festa della donna è sempre più complicata nel passare degli anni per le difficoltà che anche la scelta della maternità comporta, sia nella relazione affettiva indissolubile sia nella permanenza al lavoro da far coincidere con la cura alla famiglia. Oggi, poi, alla luce della decisione dei giudici di Trento, i dubbi diventano certezza. L’ordinanza trentina riconosce l’efficacia…

donne, ministre svedesi, islam, karima, marocco, isis

L'appello di Karima Moual alle donne musulmane: "Svelatevi"

Qualche anno fa, era il 2009, Lorella Zanardo ne "Il corpo delle donne" indagava l'approccio dei media italiani alle figure femminili. Sulla graticola ci finirono i corpi discinti e disinibiti che trovarono la rappresentazione più eloquente nelle "veline". Quasi un decennio più tardi la rappresentazione del corpo delle donne non ha smesso di essere un argomento dibattuto. Solo pochi giorni…

scuola

Le donne, l'economia e la tv

Osservo con una discreta preoccupazione, in questi giorni e non solo, che i temi delle vicende economiche italiane,. poste sotto stress in ambito europeo,non ospitano autorevoli commenti in tutte le trasmissioni televisive di signore esperte della materia. E sicuramente il nostro Pese può contare su talenti femminili illuminati di qualsiasi età pronte ad essere invitate a partecipare. E’ bene ricordare…

Le quote rosa della jihad dello Stato Islamico

Maria Giulia “Fatima” Sergio, la prima foreign fighter italiana (“maestra della jihad”, secondo i pm della procura di Milano, Maurizio Romanelli e Paola Pirotta) condannata a nove anni di reclusione per terrorismo, è un esempio del fenomeno di inclusione della donna nella guerra dell’estremismo islamico. Anche a Parigi, nelle vicinanze della cattedrale di Notre Dame, sono state arrestate mesi fa…

Chi è Barbara Jatta, la prima donna alla guida dei Musei Vaticani

Si chiama Barbara Jatta la nuova direttrice dei Musei Vaticani. È la prima volta che una donna ha questo incarico in 500 anni di storia. L’annuncio è stato fatto mercoledì scorso da Papa Francesco. Jatta avrà la responsabilità di guidare una delle istituzioni artistiche più visitate al mondo. Tra le sale dei Musei Vaticani passeggiano ogni anno circa sei milioni di…

Malak Al Shehri, chi è la donna arrestata per un tweet in Arabia Saudita

Vestito lungo con fantasia di fiori e un cappotto nero. Un timido sorriso, occhiali scuri e capelli al vento. Vista così, la fotografia di Malak Al Shehri pubblicata su Twitter potrebbe sembrare uno scatto qualsiasi tra i miliardi che vengono diffusi sui social network ogni giorno in tutto il mondo. Sarebbe così se Malak Al Shehri non fosse una donna…

I punti deboli di Renzi e il passo successivo

Meglio Matteo Renzi senza la sua discutibile squadra, che viceversa. Perché per un attimo ci stiamo illudendo che esista ancora il Matteo che, perse le primarie del Pd, conquistò un potenziale elettorato, maggiore, più largo, trasversale, soprattutto non iscritto a nessun partito. (Fu facile poi, alla seconda chiamata, con la modifica dello statuto, battere Cuperlo). Che esista ancora quel temperamento…

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