La filantropia diffusa genera un rischio di “concentrazione” delle donazioni. Se la concorrenza tra associazioni è un fattore positivo, il rischio è che i fondi finiscano a un piccolo gruppo di grandi player, con i piccoli destinati a ricevere esclusivamente il “riparto” per esubero. Ma c’è un modo per favorire una distribuzione sul territorio, spiega Stefano Monti, partner Monti&Taft