Le pretese francesi sul caccia Fcas hanno indispettito Berlino, che si guarda attorno per sostituire 80 vecchi Tornado. Ma aprendo al contempo un fronte sull’opportunità di ordinare altri F-35, mentre la crescente minaccia proveniente dalla Russia ha spinto il governo tedesco a una rivoluzione nel suo bilancio
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Cosa c'è dietro la nuova crisi diplomatica fra Grecia e Turchia
Il governo greco lavora su due fronti, uno americano e l’altro israeliano. Da un lato ritiene che lo sviluppo contrattuale degli impegni sia una priorità nazionale/geopolitica. Con Israele è in ballo la discussione sulla cooperazione energetica regionale e vuole agganciarsi al progetto Imec. Erdogan punta invece a ottenere 100 nuovi caccia nei prossimi 8 anni
F-35 più Eurofighter, Erdogan si prepara ad una svolta per la Turchia?
La Casa Bianca sembra voler aprire alle richieste del Bosforo, dopo il noto blocco per via del sistema S-400. Ma Ankara potrebbe teoricamente incassare anche di più, visto che i colloqui con Londra e Berlino sul programma del jet Eurofighter stanno portando a “sviluppi positivi”.
Gli F-35 sono questione di sicurezza nazionale e credibilità internazionale. Parla Speranzon
Intervista al senatore di FdI: “Un’Europa vulnerabile e impreparata sarebbe un incentivo per chi vuole destabilizzarla o minacciarla. Gli investimenti in ambito difesa vanno letti nel quadro della ‘deterrenza credibile’. Gli F-35? L’Italia non è un mero acquirente, ma partner industriale”. Colloquio con Raffaele Speranzon
Il Parlamento voterà sì per i nuovi F-35. Menia spiega perché
“Siamo consapevoli che ogni azione in politica estera ha un effetto sulla politica interna. Il dossier degli F-35 è ampio perché investe il potere di deterrenza italiano, il nostro posizionamento nei quadranti strategici, il ventaglio di relazioni su ampia scala che dal Mediterraneo si spingono nei Balcani e in Africa e l’impatto positivo sull’industria interna e sui livelli occupazionali”. Intervista al vicepresidente della Commissione esteri/difesa del Senato, Roberto Menia
Che cosa faranno i nuovi ambasciatori Usa in Turchia e Grecia
Le decisioni della Casa Bianca sui nuovi ambasciatori ad Ankara e Atene confermano il metro scelto da Trump: fiducia, amicizia e famiglia. Ma le due rappresentanze dovranno confrontarsi con due scenari sensibili, che mescolano difesa, energia e geopolitica
Grecia, Cipro e Turchia. Scatto sulla difesa per il futuro del Mediterraneo
Mentre Grecia e Turchia proseguono nella normalizzazione delle relazioni diplomatiche, Atene, Nicosia e Ankara potenziano le rispettive difese, segno che le prospettive complessive per il Mediterraneo settentrionale e orientale sono sempre più improntate alla deterrenza.
C'è l'accordo sugli F-35 alla Grecia per una Nato più forte. Tutti i dettagli
Dopo 24 Rafale francesi, la Difesa di Atene si candida a diventare un player Nato super attrezzato con 20 caccia di ultima generazione della Lockheed, seguendo l’impostazione già dedicata alla Polonia per i mezzi di terra. L’obiettivo strategico è quello di costruire una cintura di protezione dell’Alleanza Atlantica che prevenga possibili iniziative da parte russa
Come cambierà la Turchia con gli F-16 americani
La postura pro-Nato di Ankara è stata prodromica alla conclusione dell’affare, dopo che gli Usa avevano espulso la Turchia dal programma per gli F-35. Così prosegue la cooperazione sulla difesa tra i due Paesi
Tutti gli effetti a catena dell'arrivo in Grecia degli F-35
Essenzialmente la prima acquisizione da parte della Grecia di aerei di quinta generazione non solo cambia lo scenario di deterrenza e intervento nell’Egeo, ma potrebbe innescare conseguenze, come l’ingresso di Cipro nella Nato e un nuovo occhio dell’alleanza puntato su Medio Oriente e Caucaso