Dopo Haniyeh e Deif, Israele fa fuori anche il nuovo leader dell’organizzazione palestinese. Secondo Virgili (Wzb) si riaprono le possibilità di un accordo sugli ostaggi
Iran
La Russia esternalizza (anche) i cyber-attacchi. Report Microsoft
Panoramica sul quinto dominio: come accade per le attività dell’intelligence in Europa (sabotaggi, incendi e omicidi), Mosca si rivolge alla criminalità organizzata anche in questo settore. Novità anche per quanto riguarda i riscatti-ricatti
Cyber-attacco contro l’Iran. È iniziata la risposta di Israele?
Attacco informatico “senza precedenti” contro governo, industria nucleare, reti di distribuzione, trasporto di carburante, municipalità e porti. Teheran in apprensione per la risposta di Netanyahu. E Usa al lavoro sul fronte diplomatico
Medioriente in fiamme, l’escalation che (quasi) nessuno vuole. L’analisi del gen. Del Casale
Mentre Teheran continua a sostenere le sue milizie per procura, la prospettiva di un coinvolgimento diretto nel conflitto si fa più concreta. Israele, forte del sostegno americano, si prepara a colpire obiettivi strategici, comprese le installazioni nucleari iraniane, con il rischio di un’escalation che potrebbe estendersi oltre la regione, influenzando gli equilibri globali. L’analisi del generale Massimiliano Del Casale, già presidente del Centro alti studi per la Difesa
Le spie russe vogliono scatenare il caos in Europa. Le parole del capo di MI5
Di fronte a una “serie impressionante di credenze e ideologie”, ora le minacce terroristiche sono affrontate dal servizio “insieme a trame di assassinio e sabotaggio sostenute dallo Stato, sullo sfondo di una grande guerra terrestre europea”, dice McCallum. Che punta il dito su Mosca e Iran in particolare
Israele-Iran, nessuno vuole la guerra ma... Lo scenario che preoccupa la Cia
Secondo il direttore Burns il vero rischio è rappresentato da possibili errori di calcolo che alimentano una pericolosa escalation nel conflitto. L’agenzia, ha detto, non ha prove che Teheran stia accelerando il programma nucleare, ma il rischio resta
La fragilità di Khamenei, tra retorica e crisi del regime. Scrive Ghzal Afshar
Mentre il regime iraniano intensifica la repressione interna e cerca sostegno tra le nazioni islamiche, la strategia di lunga data del leader supremo sembra essere in crisi. L’apparente potenza proiettata dal regime maschera una profonda instabilità interna, alimentata da proteste e malcontento popolare. Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Ghzal Afshar, dell’Associazione dei giovani iraniani in Italia
David Barnea, l’uomo chiave del Mossad tra guerra e diplomazia
Esperto di humint e sigint, il direttore del servizio è il protagonista di operazioni che spaziano dal Libano all’Iran ma anche delle trattative con il Qatar. A differenza di quello dei colleghi di Shin Bet e Aman, il suo posto è saldo
Vance-Walz, nel segno del Medio Oriente. L’analisi dell’amb. Castellaneta
Nel dibattito tra i candidati alla vicepresidenza, l’attacco iraniano a Israele oscura i temi interni. Nonostante l’impatto limitato sulle preferenze degli elettori, il confronto ha messo in evidenza l’incertezza delle risposte su un conflitto che potrebbe influenzare la politica estera della prossima amministrazione. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Il Libano dopo Nasrallah, tra apocalisse e ricostruzione. Scrive Cristiano
Con la morte del leader di Hezbollah, si chiude un capitolo. Il Paese affronta una scelta cruciale: seguire il progetto settario e ideologico che ha guidato l’organizzazione o rifondare uno Stato inclusivo, come sognato dai leader assassinati nel 2005. La vera battaglia è quella contro il settarismo e per il futuro cosmopolita