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Ecco come l'America bersaglia il petrolio dell'Isis (mentre Assad lo compra)

I report dell'operazione Inherent Resolve (Stati Uniti contro Stato islamico) parlano quotidianamente di una guerra nella guerra che gli americani stanno conducendo contro il Califfato: quella con cui colpiscono i sistemi di vendita clandestina del petrolio. Una sequenza aggressiva: il 19 gennaio sono stati distrutti venti serbatoi per la raffinazione, il 18 altri otto più un'autocisterna, oppure ancora, il 14 tre…

isis

Forse Trump avrà sul tavolo il dossier per catturare il Califfo Baghdadi

Nel comunicato con cui giovedì il portavoce del Pentagono ha diffuso la notizia del raid aereo contro l'Isis condotto dai bombardieri strategici americani in Libia, erano inclusi dettagli su un'altra operazione. Si tratta della missione della Delta Force condotta l'8 gennaio lungo il cosiddetto corridoio dell'Eufrate, l'asse geografico che costeggia il fiume e che porta da Deir Ezzor a Raqqa, due roccaforti…

Il Pentagono prepara per Trump un piano aggressivo contro Isis

Uno dei primi leader internazionali a chiamare il presidente americano Donald Trump poco dopo la vittoria elettorale di novembre è stato il premier iracheno Haider al Abadi. Il capo del governo di Baghdad ha cercato Washington per una ragione pragmatica: senza gli americani non ci sarebbe una guerra allo Stato islamico, e l'Iraq è il paese che più ha subito…

Come cambieranno i rapporti Usa-Israele con Trump. Parla Arbib (Jerusalem Foundation)

Non ci sono dubbi: lo Stato islamico è presente in Israele e l’attentato dello scorso 8 gennaio, dove un camion si è lanciato contro la folla uccidendo quattro soldati e ferendone altri 17, è stato compiuto secondo le stesse modalità delle stragi compiute a Nizza e Berlino. Quella condotta da Isis in Israele non è solo una guerra contro lo…

Ecco come bombardieri strategici Usa hanno colpito Isis in Libia

Gli Stati Uniti la scorsa notte hanno colpito alcune strutture utilizzate dallo Stato islamico in Libia, a 45 chilometri a sud di Sirte. A compiere l'attacco sono stati due B2, bombardieri strategici a lungo raggio che sarebbero partiti direttamente dalla Whiteman Air Force Base in Missouri. La notizia, diffusa per primi dalla CNN, è diventata ufficiale quando uno statement del Pentagono e…

Come procede l'offensiva americana su Mosul

L'offensiva su Mosul, capitale dello Stato islamico, è entrata nella fase-2. Iniziata ufficialmente a metà ottobre, la battaglia è sostenuta da forze irachene, appoggiate dalle milizie sciite veicolate dall'Iran, dai Peshmerga curdi e coordinata dalla Coalizione internazionale a guida americana. La seconda fase è iniziata bene, le forze di liberazione (che hanno ricevuto rinforzi ultimamente) la scorsa settimana hanno ripreso il controllo…

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Dove (e come) sono perseguitati i cristiani nel mondo. Report Open Doors

Continua la “caccia” ai cristiani nel mondo. Nel 2016, 1207 fedeli di Cristo sono stati uccisi e migliaia sono stati costretti ad abbandonare le proprie case in Medio Oriente a causa dell’odio religioso nei loro confronti, secondo uno studio dell’ong Open Doors presentato la scorsa settimana. Nel mondo sono 215 milioni i cristiani perseguitati per la loro fede. Uno su…

Le quote rosa della jihad dello Stato Islamico

Maria Giulia “Fatima” Sergio, la prima foreign fighter italiana (“maestra della jihad”, secondo i pm della procura di Milano, Maurizio Romanelli e Paola Pirotta) condannata a nove anni di reclusione per terrorismo, è un esempio del fenomeno di inclusione della donna nella guerra dell’estremismo islamico. Anche a Parigi, nelle vicinanze della cattedrale di Notre Dame, sono state arrestate mesi fa…

Tutte le guerre in contemporanea contro Isis

Venerdì 6 gennaio il comunicato giornaliero con cui il Pentagono fa rapporto ai media dell'operazione Inherent Resolve, il nome che gli americani danno alla missione che combatte lo Stato islamico attraverso una Coalizione formata da una quarantina di paesi, parlava dell'uccisione di un leader dell'IS il 31 dicembre. Il kunya dell'eliminato è Mahmud al Isawi e non è un comandante di quelli famosi, dei quali molti…

Perché sono trumpofilo ma non putinofilo

E’ noto ai lettori di Formiche.net che chi scrive è uno dei pochi parlamentari italiani non-ammiratori di Putin e della sua “democratura”. Ed è anche noto – per quel poco che vale – che, su queste colonne, fui tra coloro che non solo previdero la vittoria di Trump, ma in buona misura la auspicarono, rispetto a una Clinton candidata dell’establishment e dello…

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