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Perché in Italia i nostri metalmeccanici fanno meno notizia di quelli francesi?

Per commentare le gesta dei sindacati e degli studenti francesi contro la riforma del lavoro, promossa dal ministro El Khomri, versione transalpina del nostro Jobs Act, secondo i media nazionali, ma più vicina nei contenuti e nella sostanza alla riforma tedesca Hartz, il Manifesto ha rispolverato niente meno che Jean Paul Sartre, uno degli aedi del Maggio parigino. La Francia…

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Banca d'Italia, cosa (non) ha detto Ignazio Visco

Oggi  l’Italia che crede di contare (che non coincide necessariamente con quella che ha voce in capitolo) affollerà Palazzo Koch, sede della Banca d’Italia. Alcuni leggeranno con cura le "considerazioni finali" della relazione del Governatore, molti faranno finta di leggerle ma scorreranno i giornali o riempiranno la cartelle del sudoku; la grande maggioranza farà lo "struscio" come il sabato sera…

Cinquanta giovani in code notturne per le Adidas

Se Voi pensate che questo sia un paese normale sbagliate. Qui non si fanno le guerre contro il Jobs Act o per il lavoro, ma per le scarpe. E' successo a Verona, in Via Stella, presso un negozio di scarpe, il concept. Giovedì 26 maggio sono arrivati a Verona, da Parma, 2 giovani asiatici che, per 2 notti 2, si sono accampati…

Matteo Renzi

Perché la pagella dell'Italia nella classe Europa sarà sufficiente

Il 18 maggio, la Commissione Europea darà "la pagella" al DEF (Documento di Economia e Finanza) e all'allegato PNR (Programma Nazionale di Riforma), ossia ai documenti che tracciano la politica economica dell’Italia nell’anno in corso e la proiettano nei due successivi. Ci sono stati giorni di timori e tremori. Prima del fine settimana, l’Istat ha certificato che nel primo trimestre…

“7 minuti” di dignità

Cosa sono 7 minuti in una giornata lavorativa? E cosa è disposta a fare una persona pur di mantenere il posto di lavoro? Sono queste le principali domande intorno a cui ruota lo spettacolo teatrale “7 minuti”, scritto da Stefano Massini, diretto abilmente da Alessandro Gassman e con l’eccellente Ottavia Piccolo come attrice protagonista. Il cast è formato da altre…

Dimissioni volontarie: errare è umano, perseverare è diabolico

"​Dimissioni telematiche: rapide, semplici e sicure", assicura il ministero del Lavoro in una recente campagna informativa. Dallo scorso 12 marzo è infatti in vigore l’art. 26 del d.lgs. n. 151 del 2015, in base al quale le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro (fatte salve alcune eccezioni) debbono essere effettuate, a pena di inefficacia, con modalità telematiche. Il lavoratore non può cioè…

Jobs Act, ecco costi, risultati e polemiche

Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha raccontato che, durante un recente incontro Italia-Cina, alcuni ministri del governo di Pechino gli hanno chiesto con insistenza informazioni sul Jobs act, a suo dire per poterlo copiare. Una boutade propagandistica, che Michele Tiraboschi, giuslavorista e allievo di Marco Biagi, ridicolizza sull'ultimo numero di Panorama: «Fare previsioni è molto difficile, anche per un…

Pier Carlo Padoan

Tutte le stilettate di Padoan all'Europa

“Durante una visita a Shanghai sono stato sommerso di domande sul jobs act: il mio omologo cinese mi ha detto che funziona bene e lo vogliono replicare”. Pier Carlo Padoan parte alla conquista simbolica dell’Oriente, apparentemente guadagnato alla causa renziana, ma pianta gli stivali sul suolo nostrano e semmai punta piedi e speroni verso il nord d’Europa. Verso Bruxelles e…

Il Jobs Act, gli sgravi e i messaggi di Renzi e Taddei

Nel giorno in cui l'Inps offre l’ultimo dato che certificherebbe il successo degli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, il responsabile economico del Pd Filippo Taddei ha proposto su L'Unità un'analisi delle politiche del governo che parte invece dalla riduzione delle tasse sul lavoro e la conseguente famosa misura degli 80 euro. Non un regalo per guadagnarsi facilmente consenso,…

La fuga dei cervelli: dalle teste e da altre sciocchezze

In effetti era da troppo tempo che a nessun uomo di governo veniva in mente di offrire in modo sbalorditamene ingenuo un commento superfluo sul mondo dell’istruzione. In molti credevano che i vari “choosy”, “bamboccioni” e “sfigati” rappresentassero una razione di disprezzo sufficiente per non dover essere ancora umiliati e blanditi da un qualche ministro più o meno in voga.…

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