La presidente del Consiglio interverrà in una delle assemblee più complesse degli ultimi 20 anni a causa delle crisi internazionali in atto, al contempo ci sarà spazio per la nuova riforma “UN80”. Nelle stesse ore al Palazzo di Vetro ci saranno anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il suo vice Edmondo Cirielli e una delegazione parlamentare della Commissione esteri che in questi due giorni incontrerà alti funzionari dell’Onu
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Per Roma, visione politica e diplomazia economica. La ricetta di Cangelosi
Prosegue il dibattito sul peso della riforma voluta dal governo. Secondo l’ambasciatore, già consigliere del presidente Napolitano, il fatto che l’Italia abbia deciso di soprassedere a tutte le perplessità che aveva sulla ratifica dell’accordo Mercosur, rappresenta un chiaro indizio in questa direzione, per cui diventa necessario trovare aree di sbocco più importanti e il Sud globale ne offre moltissime. “L’Ue e l’Italia, si stanno muovendo nella giusta direzione per avere altre possibilità di penetrazione commerciale”
Meloni fa rete con le destre di Cile e Perù. Kast a Palazzo Chigi
In corsa per la quarta volta per la carica di presidente, il leader del Partito Repubblicano cileno è stato ricevuto a Palazzo Chigi. Kast ha nel suo Dna una serie di valori comuni con Giorgia Meloni. Ecco quali
Costa da Meloni, così l'Ue prova a ripartire su Nato, guerre e green deal
A Palazzo Chigi Antonio Costa e Giorgia Meloni hanno fatto il punto sulle urgenze “belliche”, come Gaza e Ucraina, ma anche su temi interni come l’automotive e gli spunti draghiani. L’intenzione è giungere ai vertici di inizio ottobre con un quadro chiaro delle iniziative da intraprendere, per non smarrire priorità e obiettivi programmatici
Somalia, Camerun e Ciad. Il Piano Mattei cerchia in rosso i nuovi obiettivi
La recente visita di Giorgia Meloni ad Addis Abeba ha ribadito l’importanza dell’Etiopia come partner strategico nel Corno d’Africa. Ma oltre all’Etiopia si sta muovendo un attivismo magmatico attorno al Piano, tramite progetti mirati che coinvolgeranno tutte le regioni italiane
Così Italia e Turchia collaborano per la stabilità del Mediterraneo
L’ottavo incontro del numero uno della Farnesina con la controparte turca, (l’ultimo era stato ad Antalya a margine del Vertice Nato di maggio) dimostra una volta di più la progettualità del governo italiano in una macro area strategica, come quella a cavallo tra il quadrante euromediterraneo e quello mediorientale. Difesa, energia e sicurezza i temi comuni di cooperazione
Roma non è più l’anello debole d’Europa. La visione dei conservatori raccontata da Giordano
“Macron è crollato al 15% nei sondaggi, Starmer è già travolto da proteste crescenti. L’Italia, invece, rappresenta l’opposto. In Ucraina non andrà nessun soldato italiano. La transizione è sostenibile se si difende l’occupazione. L’Europa? Smetta di essere vittima di utopie regolatorie”. Conversazione con il segretario generale di Ecr Antonio Giordano
Coordinamento Usa-Ue. Prime ipotesi concrete per Zelensky
Il presidente ucraino riconosce l’azione del governo italiano, “Giorgia Meloni e il suo team hanno un ruolo fondamentale”, sostiene facendo un bilancio del vertice parigino. Nel frattempo iniziano a circolare le prime ipotesi pratiche sul campo, come quella diffusa da Nbc News secondo cui Washington potrebbe guidare il monitoraggio di una zona cuscinetto demilitarizzata in Ucraina
Verso il vertice dei volenterosi. Anche Merz contrario (come Roma) all'invio di truppe
Differenti le posizioni alla vigilia del vertice dei volenterosi: solo Londra e Parigi puntano sull’invio di militari a Kyiv, mentre Berlino si allinea a Roma su soluzioni meno invasive. Il tutto mentre da Mosca giunge la prima apertura all’ingresso ucraino nell’Ue, ma non cessano i raid
Occidente e Ucraina, il debutto di Fazzolari a Washington. Ecco perché. L'analisi di De Palo
Il sottosegretario ieri a Washington. Una presenza che racconta tutta la densità sul dossier Kyiv. Molto ascoltate anche le voci di Fitto, Fidanza, Saggio, che compongono pezzi di una piramide ben delineata, grazie a contorni solidi e a intrecci che non si sovrappongono. Ovvero voci con cui il vertice ha una simbiosi intellettuale, un rapporto di massima fiducia e con cui può confrontarsi partendo da una competenza certificata
















