Conversazione con l’ex ministro e presidente della Fondazione Magna Carta: “In Europa, da un certo tempo in poi, la sovranità è uscita dall’ambito degli Stati-nazione ma non ci sono state istituzioni in grado di recepirla. Sicché si è come vaporizzata. Vannacci? Quel libro certo non è stato scritto per aiutare chi vorrebbe rappresentare oggi i conservatori al governo”
meloni
La trappola del progressismo e il bivio del Ppe. Parla Adornato
Il conservatorismo italiano ha davanti a sé un’occasione storica. Meloni rappresenta il ritorno della politica dopo decenni di ubriacatura populista e nuovista. Dovrà adesso costruire intorno a sé una classe dirigente che abbia uno spessore più evidente. Conversazione con il giornalista e saggista, già deputato, Ferdinando Adornato
Così i conservatori di Ecr riformeranno l'Ue. La visione di Procaccini (FdI)
Intervista al co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento Europeo: “L’Ue di domani? Un modello confederale, non uno Stato unico. Numero uno della Commissione eletto da cittadini? Ogni volta che il corpo elettorale è coinvolto nelle scelte è sempre positivo. Il Patto di stabilità? Prevedo che anche la Germania, per la prima volta, sarà meno falco e più colomba”
Elezioni Ue 2024 e il ritorno dei conservatori (con Meloni). Parla Mauro
Intervista all’ex ministro della Difesa: “La prossima legislatura sarà l’occasione buona per le riforme, perché rientra nel gioco democratico una forza politica che era praticamente estinta con l’uscita degli inglesi, ovvero il movimento dei conservatori. Perdere l’Africa per l’Europa significa perdere il futuro. Se in Europa ci deve essere più sussidiarietà e più solidarietà lo deciderà la visione politica, non le regole”
Cosa si sono detti Meloni e Mitsotakis ad Atene
Sui flussi confermata la linea comune: solo una politica migratoria europea integrata può rappresentare la risposta utile ad una sfida epocale. Sullo sfondo la prossima partita delle elezioni europee e il ruolo di Roma e Atene
Rotta balcanica e Lampedusa, più di una semplice emergenza
“È necessaria una presa d’atto comunitaria rispetto a numeri enormemente lievitati e a un degrado cittadino oggettivo. Trieste è ormai irriconoscibile”, commenta Menia (FdI). Meloni ne parla ad Atene con Mitsotakis, dopo la conversazione telefonica con Saied
Energia e geopolitica, perché anche Roma guarda Alexandroupolis
Il porto ellenico è diventato un punto di accesso vitale all’Europa, ovvero fattore critico nel facilitare le rotte commerciali verso gli Stati baltici e l’Europa. Il ruolo degli Usa e dell’Ue, lo sbarco delle truppe Nato, il rigassificatore e la privatizzazione in corso anche su Kavala
Meloni ad Atene, non solo europee. Ecco come l'Italia investe in Grecia
Fincantieri, Fs, Snam e Italgas rappresentano preziose occasioni (anche geopolitiche) per far distendere la strategia di Roma nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale. La distribuzione del gas, accanto alla diversificazione dell’approvvigionamento energetico, è jolly
Meloni in Grecia, il doppio fronte geopolitico tra Egeo e Ue
Prosegue il lavoro di relazioni atlantiste (e conservatrici) del premier, nella consapevolezza che gli obiettivi all’orizzonte sono due: coagulare un’alleanza valoriale e di sistema sui dossier più impellenti (Ucraina, migranti, Mediterraneo) e fare rete in vista delle elezioni europee del 2024, dove Ppe e Ecr saranno protagonisti. La tappa ad Atene precede quella ad Ankara
India, Brasile, Africa e Golfo. La rotta geopolitica di Meloni e del G7
Lo scatto che accompagna il percorso verso la Presidenza italiana del G7 va inquadrato nella convinzione del premier di rafforzare la partnership con Global South, ovvero quell’area di Paesi, alleanze e influenze che è fuori dall’orbita di Cina e Russia. Loperfido (FdI): “Anche la scomparsa di Prigozhin può aprire scenari nuovi nello stesso continente africano, che la democrazia occidentale deve affrontare da protagonista, per evitare che le sirene sinorusse risultino più invitanti”
















