L’ottavo incontro del numero uno della Farnesina con la controparte turca, (l’ultimo era stato ad Antalya a margine del Vertice Nato di maggio) dimostra una volta di più la progettualità del governo italiano in una macro area strategica, come quella a cavallo tra il quadrante euromediterraneo e quello mediorientale. Difesa, energia e sicurezza i temi comuni di cooperazione
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Roma non è più l’anello debole d’Europa. La visione dei conservatori raccontata da Giordano
“Macron è crollato al 15% nei sondaggi, Starmer è già travolto da proteste crescenti. L’Italia, invece, rappresenta l’opposto. In Ucraina non andrà nessun soldato italiano. La transizione è sostenibile se si difende l’occupazione. L’Europa? Smetta di essere vittima di utopie regolatorie”. Conversazione con il segretario generale di Ecr Antonio Giordano
Coordinamento Usa-Ue. Prime ipotesi concrete per Zelensky
Il presidente ucraino riconosce l’azione del governo italiano, “Giorgia Meloni e il suo team hanno un ruolo fondamentale”, sostiene facendo un bilancio del vertice parigino. Nel frattempo iniziano a circolare le prime ipotesi pratiche sul campo, come quella diffusa da Nbc News secondo cui Washington potrebbe guidare il monitoraggio di una zona cuscinetto demilitarizzata in Ucraina
Verso il vertice dei volenterosi. Anche Merz contrario (come Roma) all'invio di truppe
Differenti le posizioni alla vigilia del vertice dei volenterosi: solo Londra e Parigi puntano sull’invio di militari a Kyiv, mentre Berlino si allinea a Roma su soluzioni meno invasive. Il tutto mentre da Mosca giunge la prima apertura all’ingresso ucraino nell’Ue, ma non cessano i raid
Occidente e Ucraina, il debutto di Fazzolari a Washington. Ecco perché. L'analisi di De Palo
Il sottosegretario ieri a Washington. Una presenza che racconta tutta la densità sul dossier Kyiv. Molto ascoltate anche le voci di Fitto, Fidanza, Saggio, che compongono pezzi di una piramide ben delineata, grazie a contorni solidi e a intrecci che non si sovrappongono. Ovvero voci con cui il vertice ha una simbiosi intellettuale, un rapporto di massima fiducia e con cui può confrontarsi partendo da una competenza certificata
Parlare con la Cina, ma non legarsi mani e piedi. L'intervento di Menia
Dopo le indiscrezioni di Bloomberg a proposito della possibile e progressiva diminuzione di presenza cinese in soggetti industriali italiani di un certo rilievo, come Pirelli, Ansaldo e Cdp reti, ecco alcune considerazioni del vicepresidente della Commissione esteri/difesa del Senato, Roberto Menia
Sbaglia chi, per fare dispetto a Trump, vuole consegnare l’Europa alla Cina. La versione di Fidanza
Intervista al capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo e vice presidente di Ecr Party: “Il governo Meloni ha reimpostato il rapporto con la Cina nel giusto binario, abbandonando la Via della Seta”, ma non solo. I dazi? “Trump vuole riorientare le catene del valore, anche noi europei dobbiamo fare questa scelta: catene più corte e affidabili, preferibilmente occidentali, sono il luogo giusto per diffondere il made in Italy”
Meno investimenti cinesi negli asset italiani. La mossa di Palazzo Chigi
“La presenza cinese continua a impedirle di partecipare ad alcune gare d’appalto e gare nel settore energetico negli Stati Uniti” si legge in un articolo di Bloomberg. In tutto sarebbero 700 le aziende italiane che accusano la presenza di investitori cinesi, “ma l’attenzione del governo è concentrata principalmente sulle grandi entità in settori strategici come l’energia, i trasporti, la tecnologia e la finanza”
Pd e 5 Stelle in cerca di unità, Meloni senza salti nel buio. Le regionali viste da Galli
“In caso di pareggio tre a tre sarebbe un grosso successo per la destra. Cinque a uno invece sarebbe un grosso successo per la sinistra”, spiega Carlo Galli, docente dell’Alma Mater Università di Bologna. E mentre Meloni si avvicina con tranquillità alla partita delle regionali, il Pd ancora cerca una sintesi con il Movimento 5 Stelle
Vertice Trump-Putin e sostegno all'Ucraina. Meloni ribadisce la posizione italiana
La premier italiana, Donald Trump, Volodymyr Zelensky e Mohamed bin Zayed Al Nahyan provano a raggiungere un’intesa sul tavolo diplomatico. Putin ha accettato di vedere Trump e l’incontro si terrà molto probabilmente negli Emirati
















