“Weber al Consiglio nazionale? Dimostra l’importanza di Forza Italia. L’industria Ue? Aumenti le proprie produzioni strategiche. Difesa non è solo bombe, ma cybersicurezza, aerospazio e frontiere esterne. La maggioranza? Coesa, mai un voto dissonante in Parlamento”. Conversazione con il portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi
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Pace in Ucraina e più spese per la difesa. Il vademecum di Rutte
A Bruxelles si proverà a fare quadrato sul progetto di riarmo, anche in considerazione dell’intreccio che quell’iniziativa dovrà avere con le politiche Nato. Quando Rutte mette l’accento sul fatto che l’Alleanza “consiglia” i cosiddetti volenterosi lo fa proprio per ribadire la cornice in cui Parigi e Berlino devono immaginare di agire, anche al fine di evitare quel ventaglio di rischi più volte citati da Giorgia Meloni
Egitto e Piano Mattei sono strategici. Lo dice la Commissione europea
Dalla Commissione prestiti fino a 5 miliardi di euro per Il Cairo. Strasburgo approva un emendamento per sostenere l’Egitto in un quadro geopolitico tarato sul partenariato strategico dato da due iniziative come il Global Gateway e il piano Mattei per l’Africa. Un riconoscimento continentale all’iniziativa italiana, passato con i voti del centrodestra e Renew. Contrari Pd, Avs e M5S
Geopolitica e sicurezza, il dossier migranti secondo Ecr
“Se passa il principio che non esistono più i Paesi terzi sicuri in cui rimpatriare gli immigrati irregolari, vorrà dire che né Italia, né Francia, la Slovacchia o Finlandia, potranno più rimpatriare un solo clandestino”, ha detto Fidanza. Al seminario di Ecr a Strasburgo presente il viceministro Cirielli.
Non si sceglie tra Usa e Ue. L'Atlantismo di Giorgia Meloni su Ft
Un’Europa che negli ultimi anni si è “un po’ persa” è una certificazione che si ritrova non solo nelle parole del vicepresidente americano JD Vance o nelle risposte di Meloni al Ft, ma anche nel rapporto di Mario Draghi sulla competitività (e non solo) dell’Unione europea. “Trump non critica gli europei, ma la classe dirigente”, dice Meloni
Niente scontro Nato-Russia (con gli Usa a bordo). Le idee di Macron e Meloni secondo Checchia
“Roma non ha tradito i principi su cui si fonda la nostra vicinanza a Kyiv, ma li ha declinati in maniera più che responsabile. L’avallo Onu? Potrebbe prevedere una serie di attori anche esterni all’Ue, come Turchia, Cina e Brasile. Un’operazione sul terreno anche di truppe europee? Richiederebbe comunque uno stretto coordinamento con gli Stati Uniti in termini di raccolta di dati di intelligence e di protezione antiaerea e antimissile”. Conversazione con l’esperto diplomatico, già ambasciatore d’Italia presso l’Ocse, alla Nato, in Libano, Gabriele Checchia
Accordo Armenia-Azerbaijan. Quali scenari tra Caucaso, Mar Nero e Mediterraneo
La mossa di Rubio sulla bozza di accordo tra Armenia e Azerbaijan è un elemento che può cambiare le carte in tavola dell’intera area, su cui si aspetta a questo punto una iniziativa europea per chiudere il cerchio. Nel mezzo le relazioni europee con Yerevan e Baku, le mire di Erdogan, il ruolo del dossier energetico (gli azeri sull’Ilva). L’Italia nei primi due mesi del 2025 si è affermata come il primo partner commerciale dell’Azerbaigian, coprendo oltre un quarto del fatturato commerciale totale del Paese
Piano Mattei e Global Gateway, così Italia e Ue si espandono
La visita in Italia del Commissario per i partenariati internazionali dell’Unione europea mette in risalto la sinergia esistente tra i due progetti che puntano ad espandere l’influenza globale dei due soggetti che li hanno promossi. Oggi il continente africano è diventato un centro geopolitico di primissimo piano e la vacatio europea degli ultimi due lustri non può che essere sanata da una nuova forma di progettualità. Tramite il Piano Mattei, e quindi una visione non predatoria, il governo italiano intende rafforzare il proprio di ponte tra Europa e Africa
Garanzie, Nato e cereali. Quante partite dentro il cessate il fuoco per l'Ucraina
Giovedì i volenterosi discuteranno a Parigi del possibile invio di truppe, ma si fa largo l’ipotesi lanciata da Roma sulle garanzie di sicurezza (e ripresa da Witkoff). Nel mezzo le mire francesi, i tentennamenti dei militari su Starmer (che al contempo pensa al post-Brexit) e il blackout diplomatico di Gedda. Loperfido (Fdi): “Se si tratta di garanzie difensive allora non c’è nessun motivo per cui Mosca dovrebbe preoccuparsene”
Sì da Witkoff alle garanzie di sicurezza per Kyiv. Si fa strada la proposta Meloni
Come osservato da Giorgia Meloni in occasione delle comunicazioni alle Camere di qualche giorno fa, l’idea italiana formulata ai partner europei e occidentali prevede l’attivazione di garanzie di sicurezza, tra l’Ucraina e le nazioni che intendono sottoscriverle, sul modello del meccanismo previsto dall’articolo 5 del Trattato Nato, senza che questo implichi necessariamente l’adesione di Kyiv all’Alleanza Atlantica. Stessa posizione espressa dall’inviato di Trump