L’Ue se sarà tenace potrà avere un ruolo nel tavolo diplomatico e non subirlo: intanto ha inviato una missione civile in Armenia, della durata di due mesi, che non solo monitorerà il confine ma proverà ad avanzare il processo di delimitazione
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Cyber-attacchi e disinfo. Riflettori del G7 puntati sulla Cina
Maggior prudenza sull’Ucraina e offensive contro le infrastrutture occidentali: ecco le mosse di Pechino. Nei giorni scorsi la riunione tecnica del Rapid Response Mechanism su tendenze della propaganda e resilienza collettiva contro le minacce autocratiche
La pace pensando al popolo ucraino. Le parole di Riccardi (Sant’Egidio)
“Quando invochiamo la pace, non posso sentire dire che è una parola filo putiniana”, ha detto intervistato da Repubblica. “Aiutare Kiev a difendersi ritengo sia giusto, ma bisogna smarcarsi da una logica di guerra”
Né candele né fiammiferi, la ricetta Schaeuble non basta contro la recessione
L’ex ministro delle finanze, Wolfgang Schaeuble, ha lanciato un duro monito ai tedeschi, invitandoli a dotarsi di candele e fiammiferi, mettere un secondo maglione, non lamentarsi, perché “molte cose non possono essere date per scontate”, dimenticando che le cause della totale dipendenza dal gas russo vanno ritrovate nelle scelte operate anche dal governo di cui ha fatto parte
Attenzione a Mosca nei Balcani. Scrive Castellaneta da Sarajevo
La soluzione è una sola: accelerare l’ingresso di questi Paesi nell’Unione europea. E l’Italia può giocare un ruolo fondamentale nel creare nuovi ponti. L’intervento dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Russia-Germania, un rapporto fatto anche di spie e ombre
Quello del direttore dell’Agenzia federale per la sicurezza informatica è soltanto l’ultimo di molti rapporti opachi che corrono tra la Russia e l’Europa, con spesso la Germania al centro, e che possono essere fonte di interferenze o ingerenze da parte di Mosca sulle politiche occidentali
Chi contagia le piazze con il virus russo vuole riportarci agli anni '70?
Si scorge un tragico fil rouge tra disagio da crisi economica, che può sfociare in manifestazioni di piazza non necessariamente pacifiche, e l’infiltrazione di soggetti/movimenti filo-russi pronti ad alimentare la radicalizzazione politica
“Ambasciatore, dai”. Così Bruno Vespa ha incalzato Razov
La feluca ospite di “Porta a Porta” preferisce la lingua materna nonostante sappia bene l’italiano e non si sposta dalla propaganda di Putin. Il conduttore non si fa scappare l’occasione di metterlo in difficoltà (a differenza di altri)
Faide tra i generali dell’esercito russo. Se Kadyrov e Prigozhin attaccano il Cremlino
I fallimenti sul fronte ucraino e su quello interno stanno esasperando i conflitti tra le alte sfere dell’esercito russo. Ormai il capo del Wagner Group e il dittatore ceceno si scagliano apertamente contro gli artefici della disfatta. Sullo sfondo, le tensioni etniche – già causa di due collassi dell’impero russo – sono in aumento per via della mobilitazione
Putin non vuole la pace ma invoca i pacifisti (anche quelli italiani)
La diplomazia europea mette in guardia dalla trappola di Mosca: il Cremlino vuole convincere il mondo di un’inversione di ruoli tra aggressore e aggredito, provando a dettare le sue condizioni per il cessate il fuoco. E così fa breccia in certi ambienti anti Usa e Occidente