Lo sconfitto è il senatore della Florida repubblicano Marco Rubio, che resta a mani vuote, mentre il governatore dell’Ohio John Kasich non incassa né Stati né voti, ma almeno ha l’endorsement, un po’ a sorpresa, di un figlio di Ronald Reagan, Michael, che lo considera in grado di “portare avanti l’eredità di mio padre”. Ma i voti non finiscono mai:…
Sanders
Super Martedì, la mappa completa prima del voto
La fine della pubblicazione delle email che Hillary Clinton mandò da un suo account privato, quand’era segretario di Stato, coincide con il Super Martedì, il giorno in cui una dozzina di Stati, con modalità diverse e in modo asimmetrico tra democratici e repubblicani, si pronunciano sulle nomination alla Casa Bianca. Gli sviluppi dell’emailgate non dovrebbe molto pesare sull’esito delle consultazioni.…
Gaffe ed errori di Cruz, Rubio e Trump nella corsa per la nomination
Sorge il sole sull’America di Marco Rubio, ma lo skyline sullo sfondo è quello di Vancouver, città del Canada sul Pacifico, con la bandiera con la foglia d’acero a sventolare su un rimorchiatore in porto: scene dello spot ‘Morning in America’. Una gaffe, anzi un errore, come ha candidamente ammesso la campagna del senatore della Florida. Non è l’unico errore…
Così Hillary Clinton ha conquistato il voto afroamericano
Hillary Clinton trova alfine la vittoria a valanga che le mancava: dopo i successi risicati in Iowa e Nevada e la batosta nel New Hampshire, vince le primarie in South Carolina con il 73,5% dei voti. Il suo rivale Bernie Sanders ottiene il 26% delle preferenze. La Clinton ha 39 delegati, Sanders 14. L’ex segretario di Stato affronta, quindi, lanciata, il Super…
Repubblicani, ecco come Trump vuole azzoppare Rubio
Prima Ted Cruz, ora Marco Rubio: Donald Trump cerca di mettere fuori gioco i rivali al momento più pericolosi, contestandone il diritto a diventare presidente che la Costituzione riconosce soltanto a chi nasce cittadino americano. Cruz è nato in Canada da padre cubano e madre americana, che poteva, quindi, trasmettergli immediatamente la cittadinanza; Rubio è nato a Miami, da genitori…
Primarie, tutti i delegati democratici e repubblicani
Le campagne per le nomination democratica e repubblicana incrociano i cammini in queste ore: già domani, martedì 23, ci sono in Nevada le assemblee repubblicane (sabato scorso, il 20, ci sono state quelle democratiche), mentre sabato 27 i democratici votano in South Carolina (dove il 20 hanno votato i repubblicani). Ma gli occhi sono già puntati sul Super-Martedì, quando si…
Repubblicani, così Jeb Bush è uscito di scena
Hillary Clinton vince le assemblee del Nevada fra i democratici. Donald Trump fa sue le primarie nella South Carolina fra i repubblicani. Esce di scena Jeb Bush, che, dopo un risultato deludente, decide di abbandonare la corsa alla nomination. Ora, c’è poco tempo per riflettere sui risultati: martedì 23 sarà già tempo di assemblee per i repubblicani nel Nevada; sabato…
Papa Francesco-Trump, così il magnate ha fatto (un po') dietrofront
È il giorno delle primarie repubblicane in South Carolina e delle assemblee di partito democratiche nel Nevada. I due schieramenti ci arrivano dopo una vigilia agitata fra i conservatori dalla polemica tra Papa Francesco e Donald Trump e fra i progressisti da un sondaggio Fox che per la prima volta dà Bernie Sanders davanti a Hillary Clinton a livello nazionale.…
Ecco perché i repubblicani tifano per Sanders
I ‘super delegati’ stanno, com’era scontato, con Hillary Clinton e i repubblicani scendono in campo a soccorso di Bernie Sanders: è un apparente paradosso della campagna elettorale per Usa 2016, dove, inoltre, le donne non votano per una donna. La presidente del partito repubblicano del New Hampshire, Jennifer Horn, lamenta che sia ingiusto che l’ex first lady e il senatore…
Primarie, cosa succede prima del voto in South Carolina
Scintille e nervosismi, ma anche molta sintonia sulla Corte Suprema, dopo la scomparsa, a 79 anni, del giudice conservatore italoamericano Antonin Scalia: i candidati alla nomination repubblicana vogliono che non sia il presidente Barack Obama a designarne il successore e chiedono al Senato, dove c’è una maggioranza del Gop, di impedire che ciò avvenga. Ovviamente, i democratici non la pensano…