“Il premier italiano è stato capace di realizzare un’impresa politica: convincere i leader occidentali del suo fermo sostegno all’Ucraina nella sua lotta contro la Russia, facendo leva sulla sua rispettabilità per raggiungere una posizione di leadership tra le forze di destra europee. Parla bene l’inglese e ha un modo informale vincente: alto esempio della diplomazia italiana”. Senza dimenticare che oggi lo spread è a 125: il differenziale Btp-Bund è ai minimi da novembre 2021
Trump
Trump ci ripensa su TikTok. Ora la minaccia sono Facebook e Zuckerschmuck
L’ex presidente americano era stato il pioniere della lotta al social cinese. Ma ha cambiato obiettivo, prendendosela con il proprietario di Meta, il cui cognome è stato storpiato negativamente. Congresso e Casa Bianca tirano però dritti e sono pronti a varare un disegno di legge con cui la piattaforma di ByteDance dovrà vendere le quote entro pochi mesi
Sì al commissario Ue alla Difesa. Pinotti spiega il perché
“L’Europa? Deve superare le gelosie nazionali e anche alcune impuntature. Noi non sappiamo come finiranno le elezioni americane, ma non c’è dubbio che la minaccia di Trump rivolta all’Ue va tenuta presente”. Intervista a Roberta Pinotti, già ministra della Difesa
Il Pd di Schlein? Senza visione, ma non basta cambiare leader. Parla Franchi
“Un anno di guida Schlein? Un salto rispetto alla storia del partito, giunto all’indomani di una sconfitta elettorale di enormi proporzioni. Non c’è stata l’identificazione di un mondo al quale ci si intendeva rivolgere e con cui ricostruire dei canali di collegamento e di contatto: penso in primo luogo al mondo del lavoro perché è importante farsi vedere alle manifestazioni della Cgil ma non basta”. Conversazione con l’editorialista del Corriere della Sera, Paolo Franchi
Così l'agenda G7 si fa virtuosa (anche per l'Italia). Parla Nelli Feroci
I Paesi del G7 sono importanti ma, ormai, destinati a svolgere un ruolo meno determinante nel contesto delle relazioni internazionali. Per cui sarà fondamentale cercare di mantenere una particolare attenzione verso quei Paesi che non ne fanno parte e che dovrebbero, nei limiti del possibile, essere quanto più coinvolti nelle decisioni del vertice stesso. Conversazione con Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell’Istituto affari internazionali
Tutti i trumpiani con Trump a New York. Ecco chi c'era (e cosa si è detto)
Al Gala organizzato dal Young Republican Club è intervenuto l’ex presidente e oggi front-runner nelle primarie a destra. Insieme a Trump tutti i suoi fedelissimi, da Giuliani a Bannon. Fra i presenti, un’unica italiana, l’eurodeputata della Lega Susanna Ceccardi. Qui la sua testimonianza della serata
Le destre alla prova delle elezioni Ue. Cosa c'è in gioco secondo Quagliariello
Conversazione con il presidente della fondazione Magna Carta, già parlamentare e ministro. “Destra radicale vs destra di governo? In occasione delle elezioni europee si comprenderà se la frattura tra queste due prospettive diventerà insanabile, oppure si rimarginerà. Resta, però, un problema: l’Europa, così come diceva Kissinger, non ha ancora trovato un suo numero di telefono al quale la si possa contattare”
Il conservatorismo italiano è saldamente atlantista. Parola di Alli
Conversazione con il segretario generale della Fondazione De Gasperi: “La politica estera dei Paesi democratici e dei sistemi democratici, a partire dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, deve essere sempre di più basata sulla necessità di difendere il nostro modello, ovunque e comunque. In gioco non c’è più una competizione basata su contiguità territoriali o su fatti economici e commerciali, ma una competizione basata su modelli di governo”
Usa e Ue, conservatorismi a confronto. Quando la politica estera conta
La riflessione di Kori Schake, dello storico think tank conservatore “American Enterprise Institute” apparsa su Foreign Affairs, accende un faro negli Usa e nel Vecchio continente, dove le sfide non si limitano solo a Kyiv o Gaza, ma abbracciano il caso serbo-kosovaro, il fronte mediterraneo legato al nord Africa, i rigurgiti indipendentisti catalani, le spinte di Cina, India e Giappone che interagiscono quotidianamente con l’Europa. A questo, oltre che al resto, dovrà fornire un risposta l’area conservatrice-repubblicana europea
Argentina, sarà ballottaggio tra chi vuole il dollaro e chi punta a ricostruire la patria
Le presidenziali si decideranno tra un mese, il 19 novembre, in un contesto molto frammentato. Ecco i programmi dei candidati, tra larghe intese e chiusura della Banca centrale, e le reazioni del voto di domenica