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Convergenze su dazi, Ucraina e Ue. Cosa si sono detti Meloni e Støre

A Palazzo Chigi arriva il primo ministro della Norvegia. Nonostante sia un laburista ha molti punti di contatto programmatici con Roma: è stata l’occasione per allargare il fronte che vuole tenere unito l’occidente in chiave dazi ed evitare fughe in avanti verso la Cina, come fatto dal premier spagnolo Pedro Sánchez, volato tre giorni fa a Pechino per siglare accordi con Xi

Il petrolio crolla. Chi si preoccupa e chi cerca soluzioni

Se già una quotazione di 60 dollari al barile avrebbe fatto per così dire appiattire la produzione, la discesa a 50 dollari è l’anticamera di uno schock. Iran, Brasile, Venezuela in grande affanno, mentre Abu Dhabi tira dritto e pensa di investire nel settore petrolifero e del gas africano, anche per espandere la propria influenza nel continente nero (passaggio che può intrecciarsi con il Piano Mattei del governo italiano). Incandescente la prossima riunione dell’Opec+ prevista per il 5 maggio

Senza l'Ue, Washington perde contro Pechino. La versione di Pelanda

Conversazione con l’analista e docente universitario: “Ritengo che la visita di Meloni sarà un’occasione per parlare in maniera riservata e molto franca delle relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti che non riguardano tanto l’Ue, ma la collaborazione su una serie di dossier: come la proiezione italiana in Africa; le anticipazioni della postura statunitense nei confronti del possibile negoziato con l’Iran”

Meloni-Trump, zero per zero sui dazi? Ecco perché è possibile secondo Menia

Il vicepresidente della commissione Esteri-Difesa del Senato: “Lavorare contro l’isolazionismo europeo dall’Occidente. Niente guerra commerciale con gli Usa, piuttosto un accordo positivo che integri le due economie. Il vertice avrà l’obiettivo di proseguire nella costruzione di un ponte, grazie alla figura di Giorgia Meloni, tra Ue e Usa. Non sottovalutare il nesso causale esistente tra dazi, geopolitica e riequilibrio mondiale”

I numeri sui fossili e il caso Iran. La strategia energetica di Wright in Medio Oriente

La visita in Arabia Saudita, Eau e Qatar del segretario Usa all’energia Chris Wright serve sia a preparare il viaggio di Trump in Medio Oriente, sia a distendere la strategia Usa nel settore energetico, proprio mentre il petrolio fa segnare il suo minimo in 4 anni e mentre la produzione americana di combustibili fossili registra un’impennata. Un segnale anche all’Europa?

I dazi piombano sull’affare TikTok. Trump incolpa la Cina, che prende tempo

Il presidente americano dichiara che la trattativa era chiusa, ma Pechino ha fatto saltare il banco per l’introduzione delle tariffe doganali. Per questo è stato costretto a prorogare il bando. Per la chiusura ci sarà da lavorare

Siamo pronti al bis (con i popolari del Ppe). Il governo a metà mandato secondo Nevi (FI)

“Weber al Consiglio nazionale? Dimostra l’importanza di Forza Italia. L’industria Ue? Aumenti le proprie produzioni strategiche. Difesa non è solo bombe, ma cybersicurezza, aerospazio e frontiere esterne. La maggioranza? Coesa, mai un voto dissonante in Parlamento”. Conversazione con il portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi

Dazi, Difesa e Ucraina. Il diario della giornata dei vertici

Riunione informale del Consiglio Ue formato Difesa che si è tenuta a Varsavia, poi ministeriale Nato a Bruxelles. Per finire, il vertice a Palazzo Chigi per parlare dei dazi americani. Ecco cosa si è detto

Pace in Ucraina e più spese per la difesa. Il vademecum di Rutte

A Bruxelles si proverà a fare quadrato sul progetto di riarmo, anche in considerazione dell’intreccio che quell’iniziativa dovrà avere con le politiche Nato. Quando Rutte mette l’accento sul fatto che l’Alleanza “consiglia” i cosiddetti volenterosi lo fa proprio per ribadire la cornice in cui Parigi e Berlino devono immaginare di agire, anche al fine di evitare quel ventaglio di rischi più volte citati da Giorgia Meloni

Non si sceglie tra Usa e Ue. L'Atlantismo di Giorgia Meloni su Ft

Un’Europa che negli ultimi anni si è “un po’ persa” è una certificazione che si ritrova non solo nelle parole del vicepresidente americano JD Vance o nelle risposte di Meloni al Ft, ma anche nel rapporto di Mario Draghi sulla competitività (e non solo) dell’Unione europea. “Trump non critica gli europei, ma la classe dirigente”, dice Meloni

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