Lo schema che potrebbe ripetersi anche in Africa e Siria è lo stesso andato in scena in Libia, con una differenza rispetto al passato rappresentata dal peso specifico italiano che nel frattempo è mutato, sia grazie al Piano Mattei che alle relazioni del governo di Giorgia Meloni con i partner internazionali come appunto la Turchia
Trump
La scelta italiana sull'Ucraina e le scelte dell'Ue sul futuro. L'intervento di Menia
Dovremmo interrompere i nostri aiuti? No, dobbiamo mantenere i nostri impegni, dobbiamo difendere i nostri principi europei, occidentali e di libertà, perché vogliamo una pace giusta e la pace giusta non può mai essere una fuga, una ritirata o una disfatta. L’intervento del vicepresidente della Commissione esteri/difesa del Senato
Carafano legge Trump e promuove Meloni
Il senior advisor della Heritage Foundation, a Roma per partecipare ad un seminario in Senato sulle sfide transatlantiche di Usa e Ue, spiega che “così come gli europei temono per le prospettive a lungo termine con la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina, così gli americani devono mantenere una Groenlandia libera dall’influenza delle potenze ostili”. Meloni e Trump? “Come Reagan e Thatcher”
Berlino chiama Roma, così cambieranno i nuovi equilibri in Ue
Gli assetti in Germania e Francia potrebbero segnare una netta discontinuità col passato e una nuova simmetria con Roma. Merz su Meloni: “Non capisco le riserve nei suoi confronti. Perché non parliamo con lei più spesso di quanto fatto in passato? Non è solo interessante, è necessario”
Così Erdogan punta a mediare sul tavolo ucraino (con l'aiuto di Trump?)
Cosa può cambiare oggi rispetto, ad esempio, alla crisi del grano quando Erdogan provò a incunearsi nell’affare bellico e commerciale sia per favorire lo sblocco delle navi, sia per assumere una posizione di primo piano dinanzi alla comunità internazionale che osserva il conflitto? Tre elementi su tutti. Ecco quali
Donald e Giorgia? Che feeling, l'Ue colga l'occasione. Parla Di Giuseppe
Conversazione con il deputato di FdI, eletto negli Usa, che ha partecipato alla cerimonia assieme alla delegazione italiana di Ecr, composta da Carlo Fidanza e Antonio Giordano, oltre alla presenza del presidente del Consiglio nella zona riservata agli ex presidenti. “Un posto d’onore”, specifica Di Giuseppe, “per chi conosce la grammatica della Casa Bianca”
Vi racconto come si snoda la strategia energetica del governo. Parla Calovini
Il deputato di FdI, Giangiacomo Calovini, membro della delegazione italiana presso l’assemblea parlamentare della Nato e della commissione esteri della Camera, commenta la visita di Meloni negli Eau: “Accordo storico, economico e geopolitico. Il Golfo? Non solo idrocarburi, sta crescendo in logistica, transizione energetica, Intelligenza Artificiale. L’Italia ha una stabilità politica che nessuno ricorda e sarà cerniera con gli Usa di Trump”
Le ambizioni di Erdogan e i progetti di Trump. Il doppio puzzle in Medio Oriente
Perché il rapporto tra Erdogan e Netanyahu può amplificare il conflitto in Medio Oriente ma accelerare l’equilibrio in Siria (con un colpo contro i curdi)? Al contempo le ambizioni della Turchia di ripristinare un’influenza in stile patria blu potrebbero portare ad un aumento delle tensioni. Sullo sfondo il ruolo del golfo e i progetti di Trump
Il pragmatismo euroatlantico premia l'Italia di Meloni. La versione di Menia
“L’Europa oggi ha mutato volto: la debolezza strutturale dei governi di Parigi e Berlino è controbilanciata dalla stabilità di quello di Roma che, grazie all’autorevolezza della sua guida, si è imposto come una voce credibile e progettuale”, spiega il vicepresidente della commissione difesa/esteri del Senato. “Il ponte tra Ue e Usa è una ulteriore sfida che andrà affrontata dal governo nel corso del nuovo anno, senza dimenticare un altro elemento fondamentale: gli investitori stranieri credono nell’Italia di Giorgia Meloni sulla base di dati e prospettive”
Abu Mazen da Meloni e Mattarella. La diplomazia italiana al lavoro per Gaza
Abbas ricevuto da Meloni, Mattarella e Bergoglio torna a casa con una certezza: l’Italia può mettere in campo uno schema virtuoso, sia in qualità di vicino occidentale “di area” con riferimento al bacino mediterraneo, sia in virtù della presenza italiana nella missione Unifil in Libano, cerniera determinante al fine della gestione del conflitto a Gaza e del suo auspicabile superamento. Il ruolo della Casa Bianca e gli intrecci con la Siria