Il nuovo proprietario di Twitter ha lasciato un commento (poi cancellato) sotto un tweet di Hillary Clinton mettendo in dubbio che l’assalto al marito della speaker della Camera sia davvero avvenuto. Si è subito scatenato il putiferio sul tycoon, con la paura di molti che il social possa diventare il covo delle teorie più malsane. E Le Monde entra a gamba tesa: la sua acquisizione è un conflitto d’interessi
L’uccellino è libero, e ora? Quanto fidarsi del Twitter che verrà
Si è conclusa la saga dell’acquisizione della piattaforma da parte di Elon Musk. Ecco come sarà il futuro dell’app, che avrà sicuramente volto e sostanza diversi. L’analisi di Federico Berger, esperto di social media intelligence
Musk e un lavandino da 44 miliardi di dollari
Dopo quasi sette mesi di tira e molla, il tycoon acquista la piattaforma al prezzo che aveva inizialmente proposto (44 miliardi di dollari). Ora si parla di licenziamenti, del numero di bot e di come intende realizzare la super app che ha in mente. Per ora, l’unico vincitore è l’ex ceo Parag Agrawal, mandato a casa dopo un anno ma con in tasca 42 milioni di dollari
Musk è un pericolo per la sicurezza degli Usa? Biden vuole vederci chiaro
La trattativa con Twitter e il servizio satellitare Starlink sono finiti nel mirino di un’indagine del Cfius per capire quanto i legami dell’imprenditore possano trasformarsi in un problema interno all’America. I rapporti con Vladimir Putin e i soggetti esteri che hanno finanziato l’operazione per l’acquisizione della piattaforma social non lasciano il governo americano tranquillo
Siamo pronti alla triade del free speech Kanye-Musk-Trump?
Dopo esser stato cacciato da Instagram e Twitter per commenti antisemiti, Kanye West ha deciso di voler diventare il proprietario del social della destra americana. Con l’ex presidente a capo di Truth e il genio di Tesla che (forse) acquisterà il 100% delle quote di Twitter, la libertà di parola assoluta sui social (che non per forza è sinonimo di democrazia) non è più un miraggio
Musk compra Twitter perché in tribunale avrebbe perso (e altri due motivi)
L’imprenditore sudafricano, dopo mesi di tira e molla, torna all’offerta iniziale e si decide a rilevare la società. Finisce così una storia infinita ma, conoscendo il personaggio, potrebbe non essere l’ultimo capitolo. O forse sì, visto che le conseguenze di una causa legale in Delaware potrebbero essere ben peggiori
Se no-vax e QAnon spingono propaganda russa sulla crisi del grano
I complottisti della rete stanno spostando la loro attenzione da QAnon e Covid alla crisi alimentare. Assorbono e propagano la disinformazione del Cremlino (secondo cui la colpa sarebbe dell’Occidente) diffondendo le teorie antisemite sul Nuovo ordine mondiale e massimizzando l’impatto dell’infowar russa
Nello scontro scatenato da Musk, a perdere sarà solo Twitter
Musk parte in svantaggio nella battaglia legale, che sarà difficile da vincere. Ma per il board del social network la vittoria non è scontata. Tutto ciò amplifica il danno alla società, con il titolo a piccolo, dipendenti che scappano o vengono licenziati e l’allontanamento di potenziali cavalieri bianchi
L’affare Musk-Twitter ora è a rischio. Il nodo degli account falsi
A scriverlo è il Washington Post che, dopo aver ascoltato alcune fonti anonime, vede alla base dei problemi ancora la questione degli account falsi. L’imprenditore vuole un numero esatto e non si accontenta della stima del 5% fornitagli dal board. Ma potrebbe essere la conferma di una mossa per svincolarsi e risparmiare un bel po’ di soldi
Svolta Ue, ecco il codice anti fake news (con multe alle aziende)
L’invasione russa ha dato un impulso agli sforzi europei contro propaganda, bot, fake news e deepfake. Sono in arrivo nuove misure per le Big Tech: in Ue dovranno potenziare i loro strumenti e rendere conto della loro strategia anti-disinformazione Paese per Paese, lingua per lingua