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Leopolda Blu, l’occasione mancata

Caro direttore,

il quotidiano online che dirigi, Formiche.net, è stato fra i primi ad amplificare la voce di quei giovani che volevano dare una sveglia al centrodestra. L’idea della cosiddetta “Leopolda Blu” ha trovato proprio qui un’attenzione positiva, foss’altro per la generale piattezza di un dibattito che dovrebbe essere vigoroso ed è invece tutto concentrato su vicende di potere interne agli attuali dirigenti delle troppe correnti che stanno soffocando l’area politica alternativa alla sinistra (e a Grillo). Ieri, il grande giorno. Appuntamento a Milano, nella storica via Clerici.

Debbo confessare, caro direttore, che sono rimasto deluso. Anche se meno dei quattrocento attesi, c’erano molti giovani e si è toccata con la mano l’energia di quelli che – fuori dai giochi – sentono di avere qualcosa da dire, da proporre. L’occasione era davvero quella giusta per costringere “i politici” ad ascoltare la voce di chi solitamente non ce l’ha. La scelta è stata però diversa. Il palcoscenico è stato condiviso con parlamentari, consiglieri regionali, ministri e trombati illustri. Nulla di male, ci mancherebbe. Tutte le persone “anziane” che hanno preso il microfono sono persone note ed amiche, professionisti della politica di cui personalmente ho, in grandissima prevalenza, stima. Proprio per il valore che riconosco loro, sono convinto che avrebbero accettato l’idea di partecipare all’assemblea limitandosi, per una volta, ad ascoltare. Sarebbe stata un’immagine fortissima e solo apprezzabile. E’ andata diversamente, non fa niente.

La sensazione sgradevole, e ingiusta per il lavoro fatto nei mesi scorsi, è stata nella percezione di un approccio più realista del re nei confronti dei “big” e di qualcuno in particolare. Alla politica italiana ed al centrodestra serve un’ambizione maggiore del prendere parte ai miserevoli derby interni a quel che resta dei partiti o delle coalizioni. Le giovani voci che ieri si sono levate da via Clerici meritano ascolto, attenzione e talvolta risposte (anche dure). Vedremo.

Spero di aver avuto una sensazione sbagliata e che la virtù possa prevalere sul vizio. Di certo c’è però che di lavoro di cultura politica ne va fatto ancora tantissimo. E sono certo, caro direttore, che il tuo e nostro sito saprà accompagnarlo e seguirlo con la stessa passione civile e capacità giornalistica.

Grazie!



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