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Galantino, la Chiesa e chi specula sulla carne umana

‘’Politici come piazzisti da quattro soldi’’. La parole di Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, si abbattono come frustate addosso a Matteo Salvini e a Beppe Grillo (almeno così sono state coralmente interpretate). Ovviamente, siamo d’accordo con Monsignor Galantino: il tema dei rifugiati è troppo grave e sostanzialmente insolubile, per essere liquidato con quattro battute a scopi elettorali.

La Chiesa, a cominciare da Papa Francesco, dovrebbe interrogarsi, tuttavia, se una linea di condotta – rivolta, in via di principio, ad accogliere sempre e comunque tutti, senza porsi alcun ragionevole limite – non aiuti, alla fine, i mercanti di carne umana che speculano sulla disperazione dei grandi masse e sulla loro speranza di trovare, al di là del mare, un mondo migliore.

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Quando li definisce ‘’piazzisti’’ Monsignor Galantino non fa nomi. Io un nome lo faccio: quello di Massimiliano Fedriga capogruppo della Lega a Montecitorio il quale ha affermato quanto segue: ‘’Per distruggere la legge Fornero (sulle pensioni, ndr) dialogheremmo con tutti’’.

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‘’L’espansione ingiustificata dei diritti diventa esasperazione, talora delirante. Si pensi, ad esempio, ai presunti diritti di: drogarsi, auto-mutilarsi, avere relazioni incestuose e/o pedofile, all’oblio, a non nascere con relativa problematica di richiesta di risarcimento, ecc.’’. Chi scrive è il prof. Antonino Spadaro in un saggio (La crisi, i diritti sociali e le risposte dell’Europa) raccolto in una pubblicazione a più voci de Il Mulino (Lavoro e diritti sociali nella crisi europea, a cura di Bruno Caruso e Giorgio Fontana). L’autore sostiene che tale estensione/esasperazione non ha risparmiato ‘’anche nuovi diritti impensabili qualche decennio fa’’. ‘’ Per esempio – prosegue – in relazione al diritto all’identità sessuale (mutamento di sesso), fondato sulla libertà personale, o a quello della procreazione assistita  (fecondazione artificiale), fondato sul diritto alla salute (senza negarne l’esistenza), va detto che – a fronte di risorse limitate – se ne deve discutere l’effettiva priorità e la reale sostenibilità, visto che si tratta di diritti  “costosi”, ma forse meno impellenti di altri’’.

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‘’Per dirla più schiettamente, se fossi un italiano, anch’io potrei preferire che le leggi mi venissero da Bruxelles’’. (Margaret Thatcher).


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