“Caro Pietro, ci hai lasciato ma di te ricorderemo sempre gli insegnamenti che ci hai dato, le esortazioni a non fermarsi, a superare l’indignazione, ma soprattutto ricorderemo la tua figura di uomo onesto con la schiena sempre dritta. Grazie, grazie e grazie compagno Pietro”.
Umberto Pizzi non ha dubbi, Pietro Ingrao era un “compagno” vero, tosto, che ti faceva sentire fiero per la sua limpidezza e la sua onestà, e nel cercare le foto pubblicate nella gallery di Formiche.net si fa sommergere dai ricordi. “A quel tempo non fotografavo i politici, ma quando lo incontravo qualcuna la scattavo lo stesso”, ricorda Pizzi. “Lui – aggiunge – non aveva una vita mondana, andava solo al Teatro Valle o al Teatro Tenda, accompagnato alcune volte dalla moglie, ma era un uomo solitario”.
(PIETRO INGRAO VISTO DA UMBERTO PIZZI. LE FOTO D’ARCHIVIO)
Pietro Ingrao, dirigente del Partito Comunista Italiano, parlamentare e presidente della Camera alla fine degli anni ’70, si è spento all’età di 100 anni a Roma. Ai suoi funerali, che si sono tenuti oggi a Montecitorio, è stata intonata “Bella ciao” da una piazza colorata di bandiere rosse e vessilli sorretti dai compagni della resistenza partigiana. Alle esequie erano presenti le massime cariche dello Stato: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
(PIETRO INGRAO VISTO DA UMBERTO PIZZI. LE FOTO D’ARCHIVIO)
“Era un compagno combattivo ma tranquillo”, conclude Pizzi dopo una pausa carica di ricordi e memorie. A rappresentare quegli anni, l’unica foto a colori (in alto) che ritrae Pizzi accanto a Ingrao. Poi Umberto si alza in piedi, prende la macchina fotografica e si dirige verso l’uscita: “Sono stato giovane anche io, che ti credi!”.
Gli approfondimenti di Formiche.net:
Piazza Montecitorio canta “Bella ciao” per Pietro Ingrao. Il video
Ingrao, la luna e i (falsi) dubbi. L’articolo di Ghino di Tacco
Il mio ricordo di Pietro Ingrao. La testimonianza di Pietro Ichino
I miei dubbi sul dubbioso Ingrao. Il corsivo di Francesco Damato