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Benvenuti nel nuovo mondo delle Smart City

La mobilità sostenibile e multimodale, l’energia sempre più green, la tecnologia a portata di tutti e molto altro ancora. Sono innumerevoli e diversificati gli assi sui quali poggeranno le città intelligenti del futuro, quelle che vengono definite smart city. Ma c’è anche qualcosa di più profondo che le caratterizzerà, come ha osservato Giampiero Gallo, consigliere economico del premier Matteo Renzi e professore di econometria all’Università di Firenze: “Non sono e non devono essere soltanto un apparato fatto di gadget. Se così fosse, sarebbero semplicemente città digitali. Dietro, invece, ci devono essere la comunità e un diverso rapporto con la politica che sia ispirato alla trasparenza, alla condivisione e alla partecipazione”.

LE SMART CITIES ALLA LUISS

Gallo è stato uno degli ospiti che ha partecipato all’università LUISS Guido Carli all’evento “Smart Cities for a better world”, organizzato da Formiche e Agol in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Giovani. La prima tappa del roadshow che nelle prossime settimane porterà l’iniziativa anche a Bari (il 26 ottobre), Milano (il 13 novembre) e Firenze (il 20 novembre).

LE SMART CITIES DELLA CONOSCENZA

A fare gli onori di casa il direttore generale della LUISS, Giovanni Lo Storto, che ha sottolineato come nelle smart city le università siano destinate a giocare un ruolo ancor più centrale: “Affinché una città sia intelligente, occorrono cittadini intelligenti. Dunque, è sempre più necessario poter disporre di luoghi in cui allenarsi e formarsi, in cui far crescere l’intelligenza. E tali luoghi sono rappresentati in primis dalle università”.

NUOVA ENERGIA PER LE CITTA’

Nei commenti di chi l’argomento lo studia scientificamente, l’espressione smart city assume significati nuovi e più facilmente comprensibili. Ecco la definizione di Francesco Grillo, consigliere del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e professore di Innovation Management alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: “Le smart cities sono quelle città in cui si consuma meno energia, interpretata nel suo significato originario e più profondo. Energia nel senso di tempo e di fatica. Sono città intelligenti perché le persone riescono a viverci la loro vita in modo migliore”.

L’ALTRA ENERGIA DELLE SMART CITIES

C’è poi ovviamente anche un’altra energia, quella che ha plasmato il mondo e lo fa muovere. Energia da mettere al servizio delle persone e delle smart city di oggi e di domani. Un esempio in tal senso è costituito dalla mobilità elettrica, per spostarsi e inquinare di meno. Anna Brogi di Enel è convinta che ormai ci siano tutti i presupposti per quella che può considerarsi un’autentica rivoluzione: “Ormai ci siamo quasi. Tecnologicamente si può dire che siamo pronti. Per le batterie si sta studiando molto rapidamente un modo che permetta di fare 500 o 600 kilometri senza doverle ricaricare. E anche dal punto di vista culturale i tempi sono maturi ”.

PAROLA D’ORDINE CONDIVISIONE

Ci sono parole che meglio di altre riescono a indicare quali siano i passi da compiere per rendere le nostre città davvero intelligenti. Quella scelta da Andrea Cardinali, presidente e amministratore delegato di Alphabet Italia, è condivisione: “Ad esempio noi siamo gli unici a fare il car sharing aziendale, quello in cui, all’interno dell’impresa, si crea un gruppo di persone che non hanno l’auto assegnata come benefit ma che la condividono per gli spostamenti. In questo modo riusciamo a togliere dalla strada moltissime auto con benefici per tutti”.

LE SOCIAL SMART CITY

Una novità – che ha contribuito alla creazione del concetto stesso di smart city – sono di sicuro i social network. In pochi anni hanno modificato la società e trasformato il modo con il quale le persone interagiscono tra loro e con il mondo circostante. Una rivoluzione innescata da Facebook, il più famoso e utilizzato di tutti. Ed è ovvio che le città del futuro non possano prescindere da questi strumenti. “Al centro delle smart cities ci saranno gli utenti”, ha raccontato Laura Bonincini Head of Public Policy della società fondata da Mark Zuckerberg. “Noi di Facebook lo facciamo da sempre: mettiamo al centro della nostra attività e del nostro impegno le persone. Non è un caso che molte amministrazioni pubbliche ci utilizzino per rivolgersi ai cittadini, per capirne bisogni ed esigenze, per avere un feedback sulle loro scelte e le loro decisioni”.

UNA SMART CITY CHIAMATA EXPO

Insomma, le smart cities sono così avveniristiche e a misura di cittadino da farci pensare che sia impossibile averne un prototipo oggi in Italia. E invece un esempio o – quantomeno un assaggio – di città intelligente nel nostro Paese già c’è, anche se dopo il 31 ottobre comincerà a essere smantellato. Si tratta dell’EXPO di Milano dove – come ha raccontato Andrea Costa (EXPO 2015 manager di Telecom Italia) – è stato fatto quasi un esperimento che alla fine si è rivelato un successo. “Ci abbiamo messo visione e un forte coraggio. E poi tante infrastrutture. Abbiamo passato il primo anno e mezzo a progettare quello che sarebbe poi diventato Expo. Volevamo creare una smart city. Siamo felici di aver contribuito a creare questa storia di successo tutta italiana”.

(L’INTERVENTO INTEGRALE DEL SOTTOSEGRETARIO ALLO SVILUPPO, SIMONA VICARI)


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