Seconda parte dell’analisi del professor Paolo Becchi sulle maggioranze variabili in Parlamento sul disegno di legge Cirinnà. Qui si può leggere la prima parte pubblicata ieri (“Vi svelo come proseguono le unioni di fatto tra Pd e M5s”)
Ieri le pregiudiziali di costituzionalità sul ddl Cirinnà sono passate con il voto compatto del PD e del M5s
È pur vero che sul ddl vi è stata una consultazione on line del M5s. Vale la pena dunque di raccontare ciò che è avvenuto il 28 ottobre del 2014.
Il quesito posto agli iscritti riguardante le unioni civili faceva riferimento alle adozioni con la formula “con l’esclusione dell’adozione di figli estranei alla coppia”. Poi in corso d’opera, intorno alle 12, il quesito è stato modificato togliendo qualsiasi riferimento al tema delle adozioni.
La consultazione riguardava anche le adozioni o no? Ha valore il risultato di una votazioni durante la quale è stato modificato il quesito del sondaggio medesimo?
È evidente che considerando la base del movimento restia alla stepchild adoption si è preferito togliere il riferimento e ora è facile far passare una cosa per l’altra.
(La prima parte dell’analisi sulle maggioranze variabili sulle unioni civili si può leggere qui)