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Niente inciuci sui conti Expo

Caro direttore,

Quello che nel vostro articolo viene definito “accordo multipartisan” è, in realtà, la volontà dei partiti di sostenere Sala nella sua mancanza di trasparenza e di chiarezza sui conti di Expo ed evitare di far sapere ai cittadini milanesi e italiani quanto è costata Expo e quanto ancora costerà: potrebbe trattarsi di ulteriori centinaia di milioni. Non fornire questi dati è una responsabilità grave, ma sarebbe ancora più grave coprire tutto con una messa in liquidazione che rimandi la verità di anni se non di decenni.

Chiedere di fare luce su come sono stati spesi i soldi dei cittadini, come io sto facendo da mesi, non sono “beghe e speculazioni politiche”, ma un dovere morale di tutti gli amministratori pubblici tanto più per chi vuole candidarsi a sindaco di Milano. E in questi mesi se ne sono sentite di tutti i colori per arrivare alla fine delle primarie senza dare le risposte: ieri finalmente si è dovuto ammettere che il 2015 è finito in perdita e non in utile come preventivato e come si è voluto far credere giocando con le cifre e i concetti contabili. Non dimentichiamoci che il presidente del Collegio Sindacale si è dimesso pochi giorni prima dell’assemblea, evento di inusitata gravità.

Se Sala fosse stato trasparente fin dall’inizio non ci sarebbe stato bisogno di alcun presunto accordo multipartisan. Confermo ciò che ho detto più volte: Sala in tema di trasparenza si sta dimostrando del tutto inadeguato a fare il sindaco. Come inadeguate si sono dimostrate l’amministrazione comunale e regionale: non si può lasciare passare cinque anni e spendere miliardi di soldi pubblici senza avere un dignitoso e sostenibile piano per il dopo Expo. i cittadini hanno diritto a ben di meglio.

Con molta cordialità

Corrado Passera

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Nell’articolo in questione, le “beghe e le speculazioni politiche” evocate non si riferivano al candidato sindaco Passera, mai peraltro citato, ma a una fisiologica tentazione in campagna elettorale di addossare colpe e responsabilità sul passato. Invece di uno stillicidio di accuse e controaccuse sui conti dell’Expo sarebbe stata senz’altro opportuna una maggiore trasparenza e ora occorre buon senso da parte degli amministrazioni dell’Expo e degli azionisti (ovvero le maggiori istituzioni di Milano e della Lombardia, oltre al ministero dell’Economia) di non far incancrenire la questione, chiudere la vicenda che comunque ha segnato un successo dell’Esposizione e guardare al futuro. Tutto qui. Nulla di più, ma anche nulla di meno. Grazie dell’attenzione e cordiali saluti. (Michele Arnese)



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