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Ecco come Denis Verdini tiferà ancora per Matteo Renzi

Denis Verdini è in campo a sostegno di Matteo Renzi e ci rimarrà ancora per molto tempo. Il suo impegno non sarà limitato alla battaglia politica per il referendum costituzionale d’ottobre ma andrà avanti anche dopo, fino alle prossime elezioni politiche ed oltre. Una strategia messa nera su bianco dal braccio destro di Verdini e senatore di Ala (acronimo di Alleanza Liberal Popolare delle Autonomie) Vincenzo D’Anna, nell’intervista rilasciata ieri a Formiche.net.

VERDINI A COSENZA

D’altronde, che l’accordo tra i verdiniani e i renziani stesse per trasformarsi in qualcosa di più stabile e duraturo si era capito perfettamente lo scorso week end, quando l’ex coordinatore del Popolo della Libertà si è presentato a Cosenza per sostenere il candidato sindaco del Pd Carlo Guccione. Non più dunque solo un sostegno – fondamentale ma poco visibile – in Parlamento, bensì un appoggio diretto, alla luce del sole, come avviene di solito tra alleati di coalizione.

L’IMPEGNO PER NAPOLI

Il capoluogo di provincia calabrese è una delle città in cui Verdini ha annunciato di voler testare il suo nuovo partito anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Una lista  collegata ad Ala – a supporto dei candidati sindaco Pd – sarà presentata anche a Grosseto, dove corre Lorenzo Mascagni e, soprattutto, a Napoli. Di quest’ultima operazione – la più importante del partito di Verdini alle amministrative in programma a giugno – si sta occupando il senatore Antonio Milo. Sabato prossimo il leader di Ala sarà nel capoluogo campano insieme alla candidata Pd a sindaco di Napoli Valeria Valente. Con Verdini – che in quell’occasione presenterà i suoi candidati per il Consiglio comunale partenopeo – ci dovrebbero essere, oltre a Milo e D’Anna, anche i parlamentari Eva LongoDomenico Auricchio, Ciro Falanga e Pietro Langella.

VERDINI E GIACHETTI

Verdini non farà mancare la sua presenza neppure a Roma, dove Renzi si gioca una partita molto delicata, che potrebbe portare per la prima volta un’esponente del M5S – Virginia Raggi – a guidare una grande città. Nelle ultime ore qualcuno aveva fatto rimbalzare la voce di una possibile sinergia tra Verdini e Beatrice Lorenzin, a sostegno di Alfio Marchini e con lo scopo di ridimensionare Angelino Alfano. Da Ala, però, smentiscono qualsiasi deviazione rispetto alla linea stabilita di appoggio alla candidatura di Roberto Giachetti. Verdini – il cui uomo forte nella capitale è il deputato Ignazio Abrignani – non ha presentato una sua lista elettorale ma sostiene alcuni dei candidati del raggruppamento “Più Roma – Democratici e popolari“, guidato da Maria Fida Moro, coordinato da Lucio D’Ubaldo e nato dall’accordo tra Lorenzo Cesa, Bruno Tabacci, Lorenzo Dellai e Riccardo Milana. Un’alleanza a cui sarebbe estraneo Verdini, che però porterà in dote i suoi voti ad alcuni candidati tra cui Maria Grazia Calascibetta.

LA SFIDA DEL REFERENDUM

Una presenza – quella alle amministrative – che per il partito di Verdini potrebbe quasi considerarsi un test in vista del prossimo e fondamentale appuntamento politico, il referendum confermativo sulla riforma della Costituzione in programma il prossimo ottobre. Da Ala garantiscono che subito dopo le amministrative faranno nascere comitati per il Sì in ogni regione italiana. Organizzazioni da tenere, però, distinte da quelle riconducibili a vario titolo al Partito Democratico per due ordini di ragioni: per scongiurare, o quanto meno contenere, le polemiche da parte della sinistra dem e per cercare di raggiungere un elettorato diverso da quello Pd.

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