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Jean-Pierre Mustier, chi è il nuovo ad di Unicredit al posto di Ghizzoni

JEAN PIERRE MUSTIER, unicredit

Jean-Pierre Mustier è stato nominato amministratore delegato di Unicredit all’unanimità dal cda del gruppo creditizio al posto di Federico Ghizzoni. Termina così il vuoto al vertice della banca presieduta da Giuseppe Vita. Un vuoto sottolineato ieri anche dal premier italiano Matteo Renzi nella conferenza stampa successiva al vertice europeo post Brexit. Qui il più recente articolo di Formiche.net sullo stallo che si protraeva dopo le dimissioni di Ghizzoni e i battibecchi tra gli azionisti. Mustier faceva parte fin da subito della rosa dei nomi circolati per la possibile successione a Ghizzoni. Vista l’unanimità dei consensi il via libera a Mustier è arrivato anche da tutti i grandi azionisti della banca anche se uno dei soci forti della banca, Francesco Gaetano Caltagirone, aveva espresso negli scorsi giorni il suo auspicio con questo identikit: “Serve un grande banchiere retail, non un banchiere d’affari”. Sulla stessa linea era attestato anche il vicepresidente in rappresentanza del fondo arabo Aabar Luca Cordero di Montezemolo, scrive il Corriere della Sera. Ma alla fine dalla terna dei nomi che sarebbe stata sottoposta alla Bce, come ha scritto il Sole 24 Ore stamattina prima della decisione del cda, evidentemente è emerso il nome di Mustier pur tra alcuni interrogativi di Francoforte, secondo Repubblica, che avrebbe preferito un banchiere classico, senza un trascorso in banche d’affari, hedge fund o private equity. Chi ha soddisfatto il nome di Mustier sono stati di sicuro Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit espressione della Crt, e di Paolo Biasi, redivivo ex presidente della Cariverona, che si era espresso esplicitamente per un manager internazionale.

Ecco comunque chi è Mustier, al di là di questi aspetti, secondo un suo recente curriculum:

BIOGRAFIA

Nato il 18 gennaio 1961 a Chamalieres, in Francia, sposato, due figli

STUDI

Ecole Polytechnique (Francia) ed Ecole des Mines de Paris (Francia)

CARRIERA

1987 / 2009; Société Générale

1987/1988, Parigi:: sviluppo di modelli di pricing per opzioni, trading di derivati azioni per Société Générale alla Borsa di Parigi

1988/1990, Philadelphia: Responsabile di Société Générale Options North America, specialista in opzioni sulle valute al Philadelphia Stock Exchange

1991/1993: Tokyo: Responsabile delle attività di Société Générale Derivatives in Asia

1993/1996, Londra: Responsabile di Société Générale Global Equity Derivatives

1996 / 1999, Hong Kong: Responsabile di SG Crosby Securities, società asiatica di brokeraggio e di attività di corporate finance acquisita da Société Générale

1999/2001, Londra: Responsabile di Société Générale Global Fixed Income, Currencies and Commodities (FICC)

2001/2003, Londra: Responsabile delle attività di Société Générale Debt Finance, incluse FICC e tutte le attività di finanza strutturata (acquisition finance, leverage finance, project finance, commodities and trade finance, asset finance, securitization, syndication)

2003/2008, Londra: Responsabile di Société Générale Corporate and Investment Banking, membro del Comitato Esecutivo di Société Générale

2008/2009, Londra, Parigi: Responsabile di Société Générale Asset Management, Private Banking and Securities Services, membro del Comitato Esecutivo di Société Générale

Il 10 febbraio 2011 il consiglio di amministrazione di UniCredit ha deliberato all’unanimità la nomina di Mustier a Vice Direttore Generale e Responsabile della Divisione Corporate & Investment Banking (CIB) di UniCredit, con decorrenza dal 14 marzo 2011, ed è stato a diretto riporto dell’amministratore Delegato, Federico Ghizzoni

Nel 2015 Mustier è diventato partner del fondo francese Tikehau Capital.

Al di là dell’ufficialità, le cronache giornalistiche raccontano e ricordano l’incidente di SocGen le cui perdite da trading di Kerviel generarono un rosso per la banca di quasi 5 miliardi di euro anche se Mustier si è sempre dichiarato all’oscuro dell’operato del trader. Sulle spalle dal banchiere, scrive Repubblica, grava una multa da centomila euro per insider trading: appena prima dello scoppio della bolla americana dei mutui subprime, il 21 agosto 2007 vendette 6mila azioni SocGen.


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