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Russia pilastro della politica estera a 5 Stelle?

Di Michele Arnese e Andrea Picardi
Beppe Grillo e Luigi Di Maio

Papa Francesco viene citato tre volte mentre gli Stati Uniti non sono neppure menzionati. L’Unione Europea vista soprattutto come un limite e la Russia, al contrario, descritta come il nuovo fulcro della geopolitica mondiale. Sono questi, in estrema sintesi, i pilastri della politica estera dei cinquestelle, ufficializzati con un post sul blog di Beppe Grillo pubblicato all’indomani della strage di Nizza e del fallito golpe in Turchia.

I CINQUESTELLE, LA POLITICA ESTERA E IL GOVERNO

L’intervento fa il punto sulle ultime proposte presentate dai pentastellati alla Camera e al Senato e chiede di metterle al centro della discussione parlamentare e del confronto con il governo. Ma i pilastri della politica estera del movimento devono essere ancora in assestamento, considerato, ad esempio, che non si parla affatto delle risoluzioni presentate di recente dai gruppi parlamentari grillini in cui si chiedeva l’uscita dell’Italia dalla NATO, seppure con diversi toni (più netti nel documento presentato al Senato e più blandi nel testo della Camera, dopo una limatura verosimilmente operata dal vicepresidente della Camera e candidato premier in pectore Luigi Di Maio, secondo la ricostruzione di Formiche.net).

LA TERZA GUERRA MONDIALE A PEZZETTI

Il post si apre con una citazione del Santo Padre: “Il mondo oggi vive quella ‘terza guerra mondiale a pezzetti’ di cui parla spesso Papa Francesco“. Espressione che il pontefice utilizzò per la prima volta nell’agosto 2014 di ritorno da un viaggio a Seul in Corea del Sud e che sul blog del fondatore del MoVimento 5 Stelle viene ripetuta ben tre volte.

IL NO ALL’ARABIA SAUDITA E AI PAESI DEL GOLFO

Al primo punto tra le proposte avanzate c’è la profonda revisione dei rapporti politici ed economici con gli Stati considerati in qualche modo fiancheggiatori del fondamentalismo islamico: “Arabia Saudita, Qatar e Paesi del Golfo non devono più ricevere i nostri finanziamenti e le nostre armi. La loro ambiguità con il terrorismo internazionale non può essere tollerata“. A tal proposito, Grillo cita anche una risoluzione presentata dal movimento nell’ottobre 2015 (primo firmatario il deputato Manlio Di Stefano) in cui si chiede al governo di “assumere iniziative finalizzate a interrompere immediatamente la vendita di armi all’Arabia Saudita e a farsi promotore, in sede europea, di ogni iniziativa utile a bloccare l’export di armi verso la monarchia saudita“.

BASTA SANZIONI ALLA RUSSIA

Per “disinnescare la terza guerra mondiale a pezzetti” – si afferma nel post – è necessario capire che “la vera minaccia per il nostro futuro non è la Russia ma il terrorismo internazionale“. Anzi, secondo quanto afferma Grillo, il Paese guidato da Vladimir Putinè un partner strategico per la risoluzione dei conflitti in Libia, Yemen e soprattutto in Siria, che hanno prodotto milioni di profughi”. Da questo punto di vista il movimento ha presentato lo scorso aprile alla Camera una mozione – di cui il primo firmatario è Alessandro Di Battista – nella quale si chiede al governo di “attivarsi nelle competenti sedi internazionali affinché possano gettarsi le basi per la creazione di una sempre più stretta ed efficace collaborazione e cooperazione tra i servizi di intelligence dei Paesi dell’Unione europea e di quelli non aderenti all’Unione, ivi compresa la Federazione russa“. Il documento, inoltre, invita l’esecutivo guidato da Matteo Renzi “a promuovere e sostenere in sede europea ogni iniziativa utile al fine di procedere alla revoca del sistema di sanzioni europee alla Federazione russa“.

IL RITIRO DALL’AFGHANISTAN

Nel post il movimento prende anche posizione sulla decisione della Nato di proseguire la missione militare in Afghanistan, presa nel corso del vertice di Varsavia di qualche giorno fa. Renzi ha già dichiarato che interpellerà il Parlamento ma i pentastellati lo rintuzzano: “Ha l’obbligo di fare gli interessi del Paese e non è nel nostro interesse proseguire una guerra già troppo lunga che ci è costata morti tra i nostri militari ed un immenso spreco di risorse economiche“. Quelle stesse risorse e quegli stessi uomini – affermano i grillini sul blog di Grillo – dovrebbero invece essere utilizzati “da subito nella difesa dei confini nazionali e contro la minaccia del terrorismo internazionale“. “L’ennesima strage in Francia“, concludono, “dimostra che il pericolo lo abbiamo in casa, non a 6000 km di distanza“.

L’EUROPA E GLI USA

Solo pochi passaggi sull’Unione Europea e mai in positivo. Grillo ad esempio parla di un’Europa che impone le sue scelte al nostro Paese e commenta: “L’Italia  ha l’obbligo di tornare ad esprimere una politica estera sempre più autonoma e che abbia come principale interesse la sicurezza nazionale. Una politica estera non più schiava di decisioni altrui che negli ultimi anni si sono rivelate drammatici fallimenti“. Ignorati, infine, gli Stati Uniti, che nel post pubblicato sul blog del fondatore del movimento non vengono citati neppure una volta. Solo una dimenticanza?


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