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Chi è Alessandro Solidoro, l’uomo scelto da Virginia Raggi e Marcello Minenna per guidare Ama

Non un tecnico esperto di rifiuti, ma un professionista con una competenza specifica nella gestione delle crisi aziendali. È questo il profilo di Alessandro Solidoro, l’uomo scelto da Virginia Raggi per guidare l’Ama – la municipalizzata della nettezza urbana – dopo l’addio tra le polemiche (quiqui e qui gli ultimi approfondimenti sul tema di Formiche.net) dell’ormai ex presidente Daniele Fortini. Quello di Solidoro sarà un compito nient’affatto semplice: far uscire Roma dall’emergenza rifiuti nella quale è precipitata e risanare un’azienda – Ama – con più di 600 milioni di euro di debiti. Sul suo nome è anche arrivato il parere positivo ma non vincolante della commissione Ambiente dell’Assemblea capitolina dove, però, le opposizioni hanno compattamente optato per il no.

GLI STUDI

55 anni, torinese, padre di quattro figli, Solidoro può vantare una formazione professionale di tutto rispetto: come emerge dal suo curriculum, si è diplomato con il massimo dei voti al liceo classico, si è laureato in Economia alla Bocconi con 110 e lode e poi – dopo essere diventato commercialista – ha conseguito il “Master per amministratori non esecutivi di società quotate” organizzato da Borsa Italiana.

LA CARRIERA

Attualmente ricopre il ruolo di presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Milano ed esercita la professione nel suo studio professionale con sede in via Borgognanon distante dal quartier generale meneghino della Casaleggio Associati. Inoltre è vice presidente della FEE (acronimo di Fédération des Experts Comptables Européens), un’organizzazione no-profit con sede a Bruxelles, che si occupa di svolgere una funzione di studio, ricerca ma anche di pressione sulle Istituzioni europee. Come rappresentante della Consulta Provinciale delle Professioni siede anche nel Consiglio della Camera di Commercio di Milano.

LE COMPETENZE

E’ lo stesso Solidoro a tracciare sul sito del suo studio legale una panoramica della sue competenze. Il nuovo numero uno di Ama si definisce esperto “nella gestione della crisi d’impresa, della consulenza tecnica in ambito contenzioso e nella governance e controllo delle imprese di medie e grandi dimensioni“. I settori nei quali ha finora operato maggiormente sono “l’immobiliare, il meccanico, l’automotive, le costruzioni navali, l’alimentare, il tessile, la moda e la cinematografia“. Un ruolo da risanatore, il suo, nel quale rivendica di aver ristrutturato “passività aziendali per importi superiori anche ai 150 milioni di euro per singolo caso“.

L’IMPEGNO IN AMA

Dal curriculum e dall’autobiografia di Solidoro emergono le competenze tecniche acquisite negli anni, ma anche l’assenza di un’esperienza specifica nel campo dei rifiuti. Tra le principali aziende che il diretto interessato cita – in cui ha esercitato la sua professione nel corso di procedure pre-concorsuali e concorsuali o nel caso comunque di crisi societaria – non ce n’è infatti neppure una che operi nei settori di competenza di Ama. Nel suo curriculum Solidoro menziona, tra le altre, l’esperienza presso il gruppo immobiliare di Danilo Coppola e quella presso l’ex colosso della cinematografia Moviemax Media Group dichiarato fallito dal tribunale di Milano nel gennaio 2015.

L’ATTACCO DELLE OPPOSIZIONI

Ragioni che hanno spinto le opposizioni capitoline a contestare fortemente la sua scelta. “E’ una persona esperta di fallimenti. Volete dismettere Ama?“, ha chiesto ai cinquestelle l’esponente di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’ex presidente dell’Assemblea Capitolina la democratica Valeria Baglio: “E’ un profilo molto elevato ma non vedo un’esperienza specifica sui rifiuti. Mi chiedo: quale piano industriale vorrà attuare, quello della liquidazione di Ama?“.

LA SPIEGAZIONE DEL M5S

Accuse alle quali il M5S ha risposto per bocca del presidente della Commissione Ambiente del Campidoglio Daniele Diaco, che ha spiegato come sarà articolata la nuova governance di Ama. Insieme a Solidoro – che avrà il ruolo di amministratore unico – sarà nominata anche un’altra figura con il ruolo di direttore generale, che dovrà avere uno specifico know in materia di rifiuti: “Alla sua selezione si arriverà al più presto. Roma non può aspettare“.

SOLIDORO E MINENNA

Il nome si dice sia stato deciso direttamente da Marcello Minenna, il super assessore al Bilancio dell’amministrazione capitolina, che ha accettato l’offerta di Raggi solo dopo aver ottenuto anche la delega alle Partecipate. Entrambi economisti ed entrambi bocconiani, Minenna e Solidoro. “È una persona di elevatissima competenza“, ha detto del nuovo amministratore unico di Ama il responsabile dei conti del Campidoglio.


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