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Vincolo di mandato, riapertura delle case chiuse. Ecco le proposte di legge più votate dalla base di M5S su Rousseau

Vincolo di mandato e prostituzione clandestina, sono questi i temi delle prime due proposte di legge nate da Rousseau, il sistema operativo del Movimento 5 stelle. Le due proposte più suffragate dalla base pentastellata sono state votate da 15.290 persone che hanno espresso 72.904 preferenze e saranno prese in carico dai portavoce del Movimento che si occuperanno di riscriverle in forma adeguata per la presentazione nelle commissioni parlamentari di competenza. Infine, saranno presentate in Parlamento alla presenza dei cittadini che le hanno proposte, Oreste Mori e Daniele Todisco.

VINCOLO DI MANDATO

La proposta di Oreste Mori, pensionato di 77 anni, riguarda il vincolo di mandato di cui si occupa l’articolo 67 della Costituzione italiana, che recita: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Tale articolo della Carta parte dal presupposto che ogni parlamentare eletto debba essere libero di votare secondo la propria coscienza, presupponendo un legame di “responsabilità politica” con il suo partito e l’elettorato che non sia, appunto, obbligatorio o vincolante.

Tale vincolo dovrebbe invece essere introdotto, secondo Mori e secondo gli iscritti alla piattaforma Rousseau. Anche Beppe Grillo si era espresso più volte sulla necessità di introdurre la responsabilità personale per i parlamentari qualora non votassero come espresso dalle linee di partito e dagli elettori. Per questo viene portato come termine di paragone per la revisione dell’articolo 67 della Costituzione italiana l’esperienza francese della Comune di Parigi quando, nel 1871, si prevedeva il “mandato imperativo” per i membri dell’assemblea municipale “incessantemente controllati, sorvegliati, discussi per le loro opinioni”, “revocabili, responsabili e tenuti a rendere conto”. Tale vincolo non è previsto dall’attuale Costituzione francese che, ispirandosi alla Carta italiana del 1948, all’articolo 27 comma 1 recita: “Il mandato imperativo è nullo”. Tuttavia, nel segnalare il termine di paragone, il pensionato Mori scrive: “La Francia non ha il vincolo di mandato già dal 1871” commettendo due errori. Il primo è che proprio nel 1871 in Francia, con la Comune di Parigi, era presente il vincolo di mandato e il secondo è che anche in Italia, così come in Francia, il mandato imperativo non è attualmente previsto.

LOTTA ALLA PROSTITUZIONE CLANDESTINA

È un impiegato di 39 anni, Daniele Todisco, a firmare, invece, la seconda proposta di legge più votata su Rousseau che prevede la riapertura delle case chiuse per combattere la prostituzione clandestina. L’obiettivo, si legge sulla pagina nella proposta, è “regolamentare, tassare e togliere dalle mani della mafie un settore impossibile da cancellare e ridonare dignità e regolarità ad individui altrimenti vessati e sfruttati. Possibilità di controllo e certificazione sanitaria, oltre che fiscale, per tutti gli esercenti nel settore. Maggior decoro”. In Italia, si legge ancora, “la regolamentazione di questo settore ha come obbiettivo quello di sopprimerlo o (come dicono i ben pensanti) di arginarlo, grazie a leggi punitive verso i clienti. Quindi, attualmente in Italia, lo stato della legislazione è assente”.

La proposta di Todisco poggia – secondo il proponente – su legislazioni già presenti in altri Paesi europei come Germania, Olanda “e Paesi dell’Est Europa”, in cui esistono “quartieri interi divenuti mete turistiche, anche se non è questa la priorità”. La priorità sarebbe, invece, “dare la possibilità a chi opera già nel settore, di emanciparsi da sfruttatori di ogni genere, grazie al fatto di poter anche accedere a fonti di credito come prestiti o mutui”. L’esperienza su cui si è basato l’iscritto al Movimento 5 stelle Todisco per redigere la sua proposta è quella personale: “La mia unica esperienza è quella di vivere nella profonda periferia di una grande metropoli e vedere tutte le sere queste ragazze praticamente nude essere già in strada all’imbrunire. Il moltiplicarsi di queste ragazze – conclude Todisco – mi fa capire che le leggi attualmente in vigore non stanno centrando l’obbiettivo per cui erano state concepite. Allora meglio attuare il principio”.

LA PIATTAFORMA ROUSSEAU

Rousseau – come ha ricostruito di recente Formiche.net è un sistema operativo ideato per convogliare in un’unica piattaforma il dibattito politico, la scelta dei candidati e le decisioni da prendere”. Gli obiettivi di questo “cervellone digitale” – come si legge sulla pagina di presentazione della piattaforma – sono la gestione del Movimento 5 Stelle nelle sue varie componenti elettive (Parlamenti italiano e europeo, consigli regionali e comunali) e la partecipazione degli iscritti alla vita del M5S attraverso, ad esempio, la scrittura di leggi e il voto per la scelta delle liste elettorali o per dirimere posizioni all’interno del M5S. Molte funzioni non sono ancora attive, mentre alcune, come la proposta di leggi e la loro votazione, sono attive per gli iscritti certificati.

Le successive proposte, dopo le prime due selezionate, riguardano: “Raccolta differenziata – Composizione degli imballaggi, obbligo d’indicazione chiara sulle confezioni dei prodotti, di Zedda Ignazio con 2658 voti”; “Nazionalizzazione Fondazioni Bancarie – La nazionalizzazione consentirebbe il recupero di risorse importanti (circa 40/60 mld di euro), di Verde Antonio con 2542 voti”; “Abolizione del PRA PUBBLICO REGISTRO AUTOMOBILISTICO – Abolizione PRA dell’ACI, di Bosatelli Guido con 2526 voti” (qui l’elenco completo).

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