Un miliardo di euro di investimenti in Italia, 400 già materialmente spesi e altri 600 programmati fino al 2020. Sono queste le cifre dell’impegno economico nel nostro Paese di British American Tobacco, la major inglese del tabacco che opera in oltre 200 mercati e che dà lavoro nel mondo a più di 50.000 persone.
(IL LANCIO A MILANO DELLA NUOVA SIGARETTA ELETTRONICA FIRMATA BAT. LE FOTO)
L’APPUNTAMENTO
L’occasione per fare il punto della situazione sulla presenza in Italia della multinazionale britannica c’è stata ieri – a Milano – con il lancio ufficiale della nuova sigaretta elettronica creata da BAT. Si chiama Vype Pebble ed è stata presentata in anteprima mondiale nel capoluogo lombardo: i milanesi, dunque, potranno testare questo nuovo prodotto in anticipo rispetto al resto del mondo, dove la commercializzazione inizierà nei prossimi mesi. Al momento la nuova sigaretta elettronica sarà venduta in un apposito punto vendita aperto in zona Navigli, in cinquanta tabaccherie della città e anche online sul sito www.govype.it. All’appuntamento hanno partecipato il presidente e amministratore delegato di BAT Italia Andrea Conzonato e il managing director NGP (Next Generation Products) del gruppo British American Tobacco plc Kingsley Wheaton.
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L’IMPEGNO DI BAT IN ITALIA
Il miliardo di euro che BAT sta investendo in Italia si concentra su tre macro-aree in particolare: i macchinari di produzione delle sigarette – di cui il nostro Paese è leader mondiale -, le attività di marketing e l’acquisto di tabacco dalle nostre piantagioni. Solo per quest’ultima voce, la cifra investita è di circa 20 milioni di euro l’anno. “E’ tra i migliori d’Europa e del mondo“, ha sottolineato Conzonato, che poi ha aggiunto: “BAT crede fermamente nelle qualità e nelle potenzialità della realtà italiana“. Il nostro Paese è il primo produttore in Europa di tabacco e decimo nel pianeta dopo Cina, Brasile, India, USA, Malawi, Indonesia, Argentina, Pakistan e Zimbabwe.
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L’INNOVAZIONE NECESSARIA
Oltre ai mercati tradizionali, però, BAT si sta impegnando ormai da tempo anche sul settore dell’innovazione con lo sviluppo di numerose tipologie di sigarette elettroniche. “Le industrie del tabacco erano percepite come non innovatrici, ma la nuova Vype Pebble dimostra che non è così“, ha commentato Conzonato. I consumatori italiani e non solo, d’altronde, stanno manifestando sempre maggiore interesse per le sigarette elettroniche. E BAT ha scelto di andare incontro a queste esigenze attraverso investimenti più corposi e nuovi prodotti. “La nostra prima preoccupazione è la soddisfazione dei consumatori“, ha spiegato Wheaton, che poi ha precisato: “Il lancio di Vype Pebble e l’apertura a Milano del primo store al mondo con il marchio Vype non solo sottolineano il nostro impegno nel settore dei prodotti di nuova generazione e la volontà del nostro gruppo di continuare a puntare sull’Italia, ma anche il successo dell’evoluzione del nostro business“.
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LA SIGARETTA ELETTRONICA IN ITALIA
Non è una novità di questi mesi l’interesse mostrato dagli italiani per la sigaretta elettronica. Era già accaduto qualche anno fa, quando – quasi all’improvviso – aprirono nel nostro Paese migliaia di punti vendita. Una vera e propria ondata che nell’arco di qualche mese però si è ritirata, perché – ha evidenziato Conzonato – “all’attenzione dei consumatori non faceva da contraltare un’adeguata qualità del prodotto“. Ed è questo l’obiettivo principale che British American Tobacco sta perseguendo in materia: offrire ai consumatori una sigaretta elettronica di qualità, con elevati standard di sicurezza e un design accattivante.
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PERCHE’ MILANO
La scelta di cominciare da Milano in questo senso è facile da spiegare. “E’ la culla italiana dei trend“, ha osservato ancora Conzonato. Partire, dunque, dal comune meneghino per poi diffondere la nuova sigaretta elettronica nel resto del Paese e non solo: “E’ un prodotto che unisce qualità e design. Non c’era nulla di meglio di Milano per lanciarlo“. Nei primi mesi del 2017 Vype Pebble sarà commercializzata anche nel Regno Unito, in Polonia, Francia e Germania.
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LA REGOLAMENTAZIONE CHE SERVE
D’altro canto, BAT auspica che in materia di sigarette elettroniche sia prevista quanto prima una disciplina chiara e dettagliata. “Incoraggiamo il legislatore italiano ad andare avanti“, ha spiegato ancora il presidente e amministratore delegato di British American Tobacco nel nostro Paese: “Vogliamo che le regole garantiscano la qualità e la sicurezza del prodotto a beneficio dei consumatori“. Un processo già arrivato a conclusione nel Regno Unito – dove BAT ha le sue radici – di cui in Italia si sta occupando in particolare l’Istituto Superiore di Sanità.
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GLI EFFETTI SULLA SALUTE
A proposito degli effetti della sigaretta elettronica sulla salute delle persone, Kingsley Wheaton ha citato due autorevoli studi anglosassoni (Public Health England e Royal College of Physicians) dai quali emerge come questi prodotti abbiano conseguenze il 95% meno dannose di quelle causate dai prodotti da tabacco tradizionali. “Abbiamo ben presente il problema della salute: per questo vogliamo trovare prodotti che facciano meno male. Prodotti di nuova generazione, ispirati dall’idea di modificare il concetto di aspirazione della nicotina. Con un beneficio per i nostri consumatori e anche per i nostri investitori“, ha detto Wheaton.
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LA TASSAZIONE
Considerata la crescente diffusione della sigaretta elettronica, cosa succederà all’imposizione fiscale? “E’ il legislatore a dover stabilire il quantum“, ha rilevato Conzonato, che un però lo ha aggiunto: “Il livello della tassazione e delle accise deve essere proporzionale al rischio sulla salute. Com’è scientificamente provato, i prodotti senza combustione – come la nuova Vype Pebble – sono molto meno pericolosi. Non si può non tenere conto di ciò, come peraltro già avviene“.
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LA NUOVA VYPE PEBBLE
Dopo aver lanciato l’anno scorso la sua prima sigaretta elettronica – Vype ePen – nelle tabaccherie delle principali città italiane, a cominciare da Firenze, BAT, dunque, ha deciso di rilanciare ulteriormente. La nuova sigaretta elettronica è un dispositivo da “vaping” (tradotto, vaporizzazione) a forma di ciottolo (appunto “pebble”).