A pochi giorni dalle elezioni Melania Trump aveva detto, in una delle rare e poche interviste, di voler essere una “first lady tradizionale, come Jackie Kennedy”. La moglie del presidente John Fitzgerald Kennedy era famosa per la sua eleganza classica e l’amore per la moda americana e francese. Secondo il ricercatore dell’Università di Scranton, Jean W. Harris, esperto di first lady degli Stati Uniti, Melania “seguirà il modello di Jackie Kennedy: cercherà di essere riservata e di essere riconosciuta come un’icona di stile. Sarà una moglie che adorerà e supporterà il marito. Un toccasana per il carattere di Donald Trump. Cercherà di ammorbidire la sua immagine e di umanizzarlo in pubblico. Avrà un progetto privo di polemiche. È il tipico ruolo delle first lady repubblicane contemporanee”.
I COMPITI DI MELANIA
In un’intervista concessa alla rivista Yo Dona, Melania ha detto che lei principalmente “è moglie e madre. Mi occupo di nostro figlio Barron perché non mi fido delle tate […]. Per quanto riguarda mio marito, la mia preoccupazione principale è che quando torni a casa trovi un ambiente di pace e tranquillità per riprendersi e poter andare avanti. A volte partecipo ai dibattiti televisivi, ma non sono essenziali per me. È importante che trovi un ambiente protetto nell’intimità familiare”.
LA GUERRICCIOLA TRA STILISTI
La questione su chi si occuperà di curare l’abbigliamento della nuova first lady americana si è trasformata in un dibattito politico animato da molte polemiche (qui l’articolo di Formiche.net). Nel frattempo, resta l’interrogativo su chi vestirà Melania Trump all’Inauguration Day il 20 gennaio e secondo quale stile: seguirà la tradizione del bianco come Jacqueline, Helen Taft, Nancy Reagan e Michelle Obama; blu come Barbara Bush o rosso come Laura Bush e Michelle Obama (secondo mandato)? Tutti colori della bandiera americana. O preferirà osare con il rosa come Mamie Eisenhower, il viola come Hillary Clinton o il giallo come Bird Johnson?
L’EPOCA ESUBERANTE
Sebbene Melania abbia detto che vorrebbe essere una first lady tradizionale come Jackie Kennedy, la moglie di Donald Trump non è sempre stata discreta e raffinata. Fino a un anno fa, indossava abiti stravaganti, con scollature pronunciate e tessuti brillanti. Per il suo matrimonio ha scelto un abito Dior ispirato allo stile “flamboyant nouveau riche”. Tra le sue maison preferite ci sono Ralph Lauren, Chanel e Balmain.
BIANCO, NERO E PIZZO
Durante la campagna elettorale per le presidenziali, le mise sono cambiate: adesso nel guardaroba predominano camicie di seta, semplici e monocolori, e abiti lunghi. Il bianco e il nero sono i suoi colori preferiti e le donano perché ha sempre la pelle abbronzata. Ogni tanto azzarda con il rosso e l’arancione. Anche lei, come l’ex first lady Agnese Renzi (qui la gallery di foto di Formiche.net), ha una passione per l’eleganza che sa donare il pizzo.
Per il discorso (plagiato) alla Convention di Cleveland, Melania aveva scelto un abito bianco della stilista jugoslava Roksanda Ilincic, dal costo di 1395 sterline. La sera della vittoria ha indossato uno dei suoi capi preferiti: il jumpsuit, una tuta intera. Il modello, firmato Ralph Lauren, era bianco e il costo di 3999 dollari sul e-shop Bergdorfgoodman.com.
SHOPPING IN SOLITUDINE
Il vestito firmato Dolce & Gabbana della collezione primavera-estate 2017, indossato per festeggiare il nuovo anno, ha un valore di 1950 euro e pare sia stato acquistato direttamente da Melania. Così come la camicia di seta pussy-bow color fucsia, firmata Gucci, sfoggiata in occasione del secondo dibattito elettorale – che ha suscitato non poche polemiche per la traduzione del nome della camicia – e dal valore di 790 euro.
La stampa americana sostiene che Melania non ha bisogno di aiuto quando si tratta di scegliere cosa indossare. Dal momento che ogni sua mossa sarà consigliata e sorvegliata, magari sulla questione mise sarà lei ad avere l’ultima parola. Chissà, però, se riuscirà, come lei ambisce, a essere una nuova Jackie Kennedy.