Giocava da stopper. Erano gli anni 70. I suoi compagni di squadra erano Gigi Riva, Domenghini, Boninsegna, Cera, Nené: era uno dei guerrieri sardi scolpiti dal grande allenatore Manlio Scopigno del Cagliari campione d’Italia nella stagione 1969-1970. Giocò anche in nazionale, prendendo parte ai mondiali messicani del 1970, quelli della finale con il Brasile di Pelè, quelli della staffetta Mazzola-Rivera. Il suo nome? Comunardo Niccolai.
Nell’immaginario collettivo però il suo nome è legato alle clamorose e spesso spettacolari autoreti che ha collezionato con i rossoblù isolani. Viene tuttora ricordato come il più grande autogoleador italiano. Nel gergo sportivo il cosiddetto “autogol alla Niccolai” è un vero marchio di fabbrica
Ecco: Gentiloni, Padoan, Boschi e Calenda starebbero inserendo nella manovra correttiva un autogol clamoroso. Alla Comunardo Niccolai.
Come? Secondo un’indiscrezione pubblicata dal Sole 24 Ore il 15 aprile, la manovra correttiva a cui sta lavorando il Governo conterrebbe una norma interpretativa finalizzata alla detassazione, con effetto retroattivo, degli effetti ICI, IMU e TASI per il periodo 2011/2016 riguardanti le piattaforme di estrazione degli idrocarburi.
Se la notizia fosse vera, il Comune di Ravenna perderebbe quasi 50 milioni di euro, che gli spettavano di diritto. A tutt’oggi il Governo questa indiscrezione non l’ha ancora smentita.
Gentiloni, Padoan, Boschi e Calenda commetterebbero in primo luogo un autogol giuridico, perché andrebbero contro i principi affermati in modo inequivocabile da ben tre sentenze pronunciate dalla Corte di Cassazione. Poi il “combinato disposto” di “interpretazione autentica” e “retroattività” è un concetto lesivo della salvaguardia dei fondamentali valori di garanzia posti a tutela dei destinatari delle norme, così come stabilito più volte dalla Corte Costituzionale.
Il Governo – che tramite il Ministero del Tesoro insiemealla Cassa depositi e prestiti detiene il 30% della principale azienda energetica nazionale – con questo provvedimento indebolirebbe la fiducia e la credibilità degli Enti locali.
In particolare di quelle comunità locali che si battono da sempre per la difesa, la crescita, la sostenibilità ambientale, economica e sociale del settore industriale energetico offshore italiano.
Tornando a Comunardo Niccolai, che era un grande stopper (oggi si direbbe “centrale difensivo”), in Messico, partì da titolare e solo per un grave infortunio di gioco venne sostituito dopo 37 minuti della prima partita da Roberto Rosato.
Era il pupillo di Manlio Scopigno, detto il filosofo, che oltre a essere stato un grandissimo allenatore per la sua umanità, era famoso per la sua proverbiale ironia.
Celebre fu la battuta con cui commentò la presenza di Niccolai alla Coppa del Mondo messicana: “Mi sarei aspettato di tutto dalla vita, ma non di vedere Niccolai in mondovisione”.
Beh, nel nostro caso, tornando “alla norma di interpretazione autentica retroattiva di detassazione dell’IMU delle piattaforme” per commentare l’autogol giudico-politico di Gentiloni, Padoan, Boschi e Calenda ne servirà molta di più, di ironia…
Forse potrebbe nascere un nuovo “marchio di fabbrica”?