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Sfide e potenzialità dell’agricoltura secondo Bedoni, Guzzetti, Moncalvo e Vecchioni

Padre Francesco Occhetta, Giuseppe Guzzetti e Federico Vecchioni

Un’opportunità economica e, al tempo stesso, culturale, che l’Italia deve cercare a tutti i costi di non sprecare. Anche e soprattutto per stare al fianco dei più giovani, in questo periodo storico vittime – per dirla con le parole del presidente dell’Acri e della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti – “della piaga della disoccupazione giovanile“. Rispetto alla quale l’agricoltura rappresenta – specie in un paese come il nostro a forte vocazione agroalimentare e turistica – un’occasione effettiva.

CHI HA PARLATO DI AGRICOLTURA AL DIBATTITO ORGANIZZATO DA CIVILTA’ CATTOLICA E FORMICHE. FOTO DI PIZZI

E’ questo il messaggio che è emerso ieri nel corso del dibattito organizzato da La Civiltà Cattolica (la rivista dei gesuiti diretta da padre Antonio Spadaro) e da Formiche dal titolo “Il valore della terra. Agricoltura come opportunità, tra innovazione ed economia“. All’appuntamento – introdotto e moderato dallo scrittore de La Civiltà Cattolica padre Francesco Occhetta – hanno partecipato, oltre a Guzzetti, l’amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi Federico Vecchioni, il presidente di Cattolica Assicurazioni Paolo Bedoni, il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo e il direttore del Centro Studi Americani (e fondatore di Formiche) Paolo Messa.

CHI HA PARLATO DI AGRICOLTURA AL DIBATTITO ORGANIZZATO DA CIVILTA’ CATTOLICA E FORMICHE. FOTO DI PIZZI

Oggi la dimensione della terra è farci vivere un presente vivo, ma denso di futuro“, ha esordito Occhetta. No, dunque, a un approccio solo rivolto al passato, come se si trattasse solo di qualcosa di romantico ma destinato a non tornare. La terra vuol dire anche lavoro, ha sottolineato ancora Occhetta. E che il significato da attribuirgli sia questo lo conferma pure la storia di Bonifiche Ferraresi, la principale impresa agricola e agroalimentare italiana almeno per l’estensione dei suoi terreni. “Non c’è nessuna contrapposizione tra tradizione e innovazione“, ha subito osservato Vecchioni, che dell’azienda è l’amministratore delegato. Anzi – ha proseguito – è necessario che questi due aspetti vengano contemperati per far sì che il settore si mantenga pienamente ancorato alla sua storia ma che sia pure, contemporaneamente, proiettato al futuro: “Industria e agricoltura si devono muovere insieme per creare valore“.

CHI HA PARLATO DI AGRICOLTURA AL DIBATTITO ORGANIZZATO DA CIVILTA’ CATTOLICA E FORMICHE. FOTO DI PIZZI

Certo, questo processo non potrebbe avere successo senza le necessarie risorse economiche. “Non potevamo fare da soli, servivano le banche, che – fortunatamente – hanno compreso l’importanza della terra“, ha chiosato Vecchioni. “Sono nato in una cascina in cui vivevano 24 famiglie“, ha ricordato Guzzetti, senza però lasciare spazio a quella retorica passatista considerata uno dei principali ostacoli alla piena valorizzazione dell’agricoltura nel nostro Paese: “Oggi più di ieri la terra rappresenta una risorsa strategica: è un bene imprescindibile di stabilità economica e sociale“.

CHI HA PARLATO DI AGRICOLTURA AL DIBATTITO ORGANIZZATO DA CIVILTA’ CATTOLICA E FORMICHE. FOTO DI PIZZI

Il settore finanziario ha saputo fare scelte lungimiranti e ha investito milioni e milioni di euro“, ha sottolineato il numero uno di Coldiretti Moncalvo, per il quale, però, si può ancora fare di più: “Abbiamo bisogno di credito per consentire ai più giovani di avviare le loro attività, ma anche per dare gambe e respiro ai grandi progetti“. E poi – ha aggiunto lo stesso Moncalvo – “abbiamo bisogno di ricerca e di formazione“. Un aspetto sul quale si è detto d’accordo il numero uno di Cattolica Assicurazioni Bedoni, a opinione del quale occorre porre l’accento su una questione in particolare: “Occorre costruire una reale cultura d’impresa: solo in questo modo si potrà garantire che interesse e valori vengano coniugati in un’ottica di medio e lungo termine“.

CHI HA PARLATO DI AGRICOLTURA AL DIBATTITO ORGANIZZATO DA CIVILTA’ CATTOLICA E FORMICHE. FOTO DI PIZZI

Potenzialità ben chiare alla società civile e al mondo produttivo, che, però, la politica non sembra aver colto in pieno. “Nessuno, o quasi, ne parla“, ha commentato Paolo Messa, che ha aggiunto: “I programmi elettorali di molti partiti sembrano scritti venti anni fa. Eppure ci sarebbe bisogno del contrario: che si ragioni con una logica di prospettiva per cercare di comprendere e di anticipare cosa accadrà nel futuro“.


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