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Cosa ha trovato Report nelle acque minerali

Berillio, solfati, arsenico. Cosa contengono (anche) le acque minerali che portiamo sulle nostre tavole? A dare una risposta è stata ieri sera un’inchiesta di Report, il programma in onda su Rai 3 condotto da Sigfrido Ranucci. 

Stiamo parlando, solo per l’Italia, di oltre 12 miliardi di litri l’anno, il quantitativo di acqua imbottigliata più alto in Europa, con un fatturato di tre miliardi e mezzo di euro.

La bella notizia? “Abbiamo delle acque minerali tutte a norma e anche che sono tra le migliori in Europa. Detto questo però ci sono informazioni che vale la pena conoscere”, ha detto il conduttore.

L’ANALISI DI REPORT

“Nel 2010 –  ha spiegato Ranucci ad inizio puntata – un’equipe delle università di Napoli, Bologna, Cagliari e Benevento, ha analizzato 186 campioni di acque minerali tra le più famose d’Italia e ha trovato delle cose che le aziende non avevano indicato nelle etichette”.

Dopo sette anni Report ha replicato quegli studi, facendo analizzare 32 campioni di acque minerali tra le più note e tra quelle che si erano distinte nello studio dell’università di Napoli per la presenza di alcuni valori, al British Geological Survey, un istituto inglese.

COSA CONTENGONO LE ACQUE

I risultati sono tutti nella norma. Ecco nel dettaglio cosa contengono le acque analizzate: “Ci sono quelle povere di sodio e quelle ricche di solfati, che in alcuni casi possono superare anche di gran lunga il limite di 250 milligrammi/litro previsto per l’acqua del rubinetto. Abbiamo ritrovato il berillio nell’acqua di Nepi, 3,95 microgrammi/litro ma meno di quanto ne avevano trovato gli studiosi napoletani. C’è anche un po’ di arsenico, 3,27 microgrammi, mentre l’acqua San Benedetto dello stesso gruppo ne ha meno di 0,40. Monitorando l’arsenico ne troviamo un po’ anche nella Santagata: 3,67; Ferrarelle: 4,47; Egeria liscia: 5,65; mentre quella effervescente ne ha la metà. Levissima poi quasi 6″.

LE NORME

A complicare le cose ci sono le norme, una del 2001 per l’acqua potabile del rubinetto destinata al consumo umano quotidiano e un’altra risalente al 2015 per le acque minerali, che fissano limiti diversi per i vari elementi.

Report ha riportato qualche esempio: “La soglia dei nitriti è più alta per l’acqua del rubinetto, mentre quella del boro è più alta nelle acque minerali, il benzene è tollerato fino a un microgrammo litro nell’acqua di casa, ma non in quella imbottigliata, per il bario c’è un limite per l’acqua minerale e nessuno per quella del rubinetto, per ferro e alluminio è prevista una soglia per l’acqua del rubinetto e non per quella minerale”.

Leggi qui i risultati delle analisi.

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