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Che cosa fare dopo il referendum per l’autonomia in Lombardia. I consigli di Bonomi (Assolombarda)

Siamo pronti a elaborare insieme proposte per migliorare la competitività del nostro territorio. È quanto sottolinea il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, dopo l’esito del referendum per l’autonomia voluto dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni (Lega): “Non entriamo nel merito dei risultati del referendum –dice a Formiche.net Bonomi che sarà il protagonista a Roma del prossimo appuntamento di Aperithink organizzato da Formiche per giovedì 26 ottobre (qui tutte le informazioni) – Come rappresentanti delle imprese, abbiamo espresso al governatore piena disponibilità a compartecipare all’elaborazione di proposte volte a migliorare la competitività del mondo produttivo del nostro territorio”, ribadisce.

LE 5 MATERIE

Sono cinque in particolare, per Assolombarda, le materie di interesse per le imprese. Nel campo dell’istruzione, ”occorre allineare l’offerta di competenze con i bisogni reali delle imprese e del territorio”, auspica Bonomi. Poi, nel settore della ricerca scientifica e tecnologica a sostegno dell’innovazione, “bisogna declinare sul territorio i piani di digitalizzazione dell’industria per amplificare gli effetti delle politiche industriali nazionali”.

GLI AUSPICI

Inoltre, “in virtù della sua forte vocazione economica e produttiva, la Regione necessita di un rapporto più diretto e immediato con la Comunità Europea per competere con le altre regioni ‘motori d’Europa”. Quanto al commercio con l’estero, “è importante rafforzare le misure a favore dell’internazionalizzazione per promuovere e sostenere l’export della Lombardia il cui peso, sul totale italiano, è pari al 26,9%”, suggerisce Bonomi. Infine per il presidente di Assolombarda “una maggiore autonomia nella gestione del territorio e delle competenze tra enti consente di adottare una programmazione flessibile e, pertanto, in grado di rispondere prontamente anche alle istanze di imprese e investitori”.


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