Chi ha votato la riforma della Costituzione in Parlamento voterà sì al referendum? “Non è così scontato”. Lo ha detto, sorridendo e ironica, la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi, intervenendo alla presentazione del numero bimestrale luglio/agosto della rivista Strade, dal titolo “Perché Sì: Meglio la riforma dello status quo. Il referendum costituzionale, il futuro delle istituzioni e il rischio dell’ennesimo nulla di fatto” che si è tenuta nella giornata di ieri a Roma (qui tutti i dettagli su cosa si è detto nell’articolo di Patrizia Licata). Assieme alla ministra, erano presenti Benedetto Della Vedova, sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Carmelo Palma, direttore responsabile di Strade, Piercamillo Falasca, direttore editoriale della rivista.
“Voterò sì, naturalmente, visto che l’ho votata in Parlamento”, ha detto il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. “Non è così scontato”, ha ribattuto Boschi sorridendo. Un riferimento abbastanza evidente alla sinistra Pd.
La riforma della Costituzione “fa bene alla democrazia, rafforza le istituzioni e dà strumenti utili per fare le altre riforme, e credo che possa avere anche una incidenza sulla crescita economica – ha spiegato ancora la ministra Boschi -. Perdere questa opportunità – ha aggiunto – ha un costo, non solo per i risparmi che non ci sarebbero, e parliamo di 500 milioni all’anno, ma in termini di crescita del Paese, perché istituzioni che funzionano meglio garantiscono la possibilità di maggiore crescita e sviluppo. Soprattutto la stabilità è la base di un miglioramento dei nostri conti e della nostra economia. Abbiamo visto che la volatilità dei governi ha portato a politiche di corto respiro. Una stabilità diversa consentirà una programmazione diversa, sui cinque anni, e non politiche di breve respiro”.
Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco le foto della presentazione.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata