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Masiello presenta il Calendario dell’Esercito 2025. Le foto

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Roberto Balzani, Carmine Masiello e Gastone Breccia
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Roberto Balzani
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Gastone Breccia
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Carmine Masiello
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Carmine Masiello
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Gastone Breccia
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Roberto Balzani, Carmine Masiello e Gastone Breccia
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Sabrina Cavezza
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Roberto Balzani
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Carmine Masiello
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Isabella Rauti
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Roberto Balzani, Carmine Masiello e Gastone Breccia
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Carmine Masiello e Isabella Rauti
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Carmine Masiello e Isabella Rauti
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Carmine Masiello
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Sabrina Cavezza
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Carmine Masiello
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Carmine Masiello
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Roberto Balzani
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Roberto Balzani, Carmine Masiello e Gastone Breccia
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Roberto Balzani, Carmine Masiello e Gastone Breccia
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Roberto Balzani, Carmine Masiello e Gastone Breccia
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Roberto Balzani, Carmine Masiello e Gastone Breccia

Dalla ricostituzione dell’Esercito italiano, al Corpo italiano di liberazione, dai Gruppi di combattimento ai Corpi e delle unità ausiliarie che parteciparono alla Resistenza, il calendario della Forza armata per il 2025 ripercorre il fondamentale contributo offerto alla guerra di Liberazione.

Presso il Salone d’onore del reggimento Lancieri di Montebello di Roma, il CalendEsercito 2025 “Italia Liberata” è stato presentato dal capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Carmine Masiello, dal professor Roberto Balzani, docente di Storia contemporanea, direttore del dipartimento di Storia, culture civiltà dell’università di Bologna e presidente del museo storico della Liberazione, e dal professor Gastone Breccia, esperto di storia militare e docente presso l’università degli studi di Pavia, alla presenza del sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti.

“Questo calendario chiude la trilogia dedicata alla guerra di liberazione, nata con l’obiettivo di far conoscere meglio agli italiani l’impegno e il contributo dell’Esercito per la liberazione del Paese” ha detto il generale Masiello, aggiungendo che “Il 25 aprile 2025 si commemorerà l’ottantesimo anniversario della proclamazione della liberazione d’Italia; un giorno da celebrare come Festa di tutti gli italiani, di tutti noi. Il 25 aprile 1945 rappresenta, infatti, una data fondamentale nella storia della nostra Repubblica. Significò per il nostro Paese l’affermazione della democrazia e della libertà, la fine della guerra e la riconquistata indipendenza, di cui l’Esercito fu parte attiva e fondamentale”.

Chiudendo la presentazione, Rauti ha evidenziato: “Imparare dal passato è capire come agire oggi. Conoscere la nostra storia nazionale è indispensabile per comprendere il presente e disegnare il futuro, specialmente nell’attuale scenario geopolitico globale caratterizzato da crescenti tensioni, da instabilità pervasiva e da minacce ibride alla sicurezza”.


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