Il candidato alla presidenza del Consiglio Luigi Di Maio ha esposto, alla Link Campus University, le direttive che guideranno la politica estera del Movimento 5 Stelle. L’università internazionale, fondata da Vincenzo Scotti, è situata nella periferia ovest della capitale, in un palazzo in cui nel ‘600 il Papa veniva a trascorrere le vacanze estive.
Insieme al fondatore e presidente dell’università Vincenzo Scotti e al docente di geopolitica vaticana Piero Schiavazzi, Di Maio si è concesso a una platea di studenti, giornalisti italiani e stranieri, esponenti delle ambasciate estere e del corpo consolare. In prima fila era presente anche il segretario generale della Farnesina, Elisabetta Belloni.
Le linee da seguire secondo il leader pentastellato saranno il rispetto del diritto internazionale, la non ingerenza e la cooperazione internazionale allo sviluppo. Tra i punti trattati da Di Maio nel corso dell’incontro ci sono stati anche la questione dell’Unione europea (a cui non ha risparmiato una stoccata sulla gestione migratoria), il ritiro delle truppe dall’Afghanistan e il non supporto della missione in Niger e la continuità dell’impegno nella Nato.
Il candidato cinquestelle, chiamato dal professor Piero Schiavazzi, fornisce un quadro di quella che potrà essere la politica estera del Movimento una volta salito al governo, rassicurando chi teme una rivoluzione diplomatica del Paese
(Foto di Giuseppe Leanza – riproduzione riservata)