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Ecco come sveglieremo il centrodestra dopo la Leopolda Blu di Milano

Caro direttore,

Sveglia Centrodestra! è stato un successo: di pubblico, d’idee, di partecipazione in rete, di attenzione mediatica. Abbiamo scelto di organizzare l’evento nel momento probabilmente più buio del centrodestra italiano, in cui l’esistenza stessa di quest’area politica è messa a repentaglio e, considerati i mezzi a disposizione, è stata una bella emozione vedere la sala piena, sentire tanti interventi, trovare tanta attenzione mediatica. La riuscita dell’evento, però, non può essere la scusa per sedersi, crogiolarsi o auto celebrarsi, anzi deve essere un’occasione per riflettere tanto su quanto è stato fatto quanto sui prossimi passi da muovere. Procedo per punti così da agevolare la lettura.

RIFLESSIONI E OBIETTIVI

Sveglia Centrodestra! ha dimostrato che esiste un gruppo di giovani e meno giovani sia interno che esterno ai partiti del centrodestra italiano che chiede ad alta voce di costruire un’alternativa al Partito Democratico partendo dai contenuti, di avviare un rinnovamento attraverso la competizione e non tramite la cooptazione, di rivitalizzare un’area che sta morendo di tatticismo e immobilismo ripartendo dalle idee e dall’amministrazione locale.

Sveglia Centrodestra! è stato il primo evento dopo anni che ha unito una comunità distrutta dalle divisioni dei palazzi romani. C’erano esponenti di tutti i partiti, associazioni, fondazioni, mondo produttivo e delle professioni. Un’area che mai si era incontrata in una grande manifestazione pubblica ha deciso di accettare la sfida lanciata spontaneamente da una generazione. E questo è avvenuto solo perché è stata un’iniziativa promossa da un gruppo giovane ed eterogeneo e non da un politico, una corrente o un partito.

Sveglia Centrodestra! ha fornito principi, idee, soluzioni, visioni sulle quali il centrodestra italiano può iniziare ad essere ricostruito. Da quanto tempo non si sviluppava una serie riflessione sulle idee a destra?

Sveglia Centrodestra! è stato un evento plurale con una formula di stile americano: principi di fondo condivisi e tante diverse interpretazioni politiche a seconda delle sensibilità e della cultura di ogni oratore. Qui il fusionismo ha funzionato. Tante anime diverse possono discutere insieme e intersecarsi tra loro per formare una proposta politica. Siamo stati gli unici, inoltre, a fare una seria proposta sulle primarie fornendo non solo le linee guida per primarie a tutti i livelli, ma facendo una attenta analisi dei costi. Un lavoro che mai era stato fatto nel centrodestra.

Non saremmo seri se non facessimo un po’ di autocritica e non rispondessimo ai rilievi fatti dai vari partecipanti. Ci scusiamo con chi doveva parlare e non c’è riuscito a causa delle tempistiche. Vi assicuriamo che abbiamo fatto del nostro meglio, tuttavia gestire oltre 60 interventi in 8 ore di evento con 600 persone provenienti da tutta Italia e con orari diversi è davvero impegnativo e complicato. Ce l’abbiamo messa tutta, ma proveremo a migliorarci sempre nelle prossime iniziative. E siamo certi che nei prossimi appuntamenti ci saranno ampi spazi per chi non è riuscito ad avere il microfono nell’evento di sabato.

C’erano molti politici di lungo corso tra i partecipanti, è vero. Tuttavia, l’evento nasceva per unire, includere, innovare e soprattutto lanciare una sfida alla classe dirigente del centrodestra. A noi piace guardare negli occhi chi stiamo sfidando piuttosto che fare le giovani marmotte o avviare esperimenti settari. Questo era il punto e mi pare sia stato centrato: gli interventi di tutti sono stati provocatori e affatto teneri con i politici in platea. E’ stata una sfida e non una sfilata. Tanto che qualcuno pare se la sia presa per non aver potuto fare la consueta passeggiata tra i simpatizzanti. In ogni caso problemi loro. Noi andremo avanti con chi davvero crede nelle idee e nei metodi emersi a Milano mentre chi pensava di venire a lavarsi la faccia a Sveglia Centrodestra! non ha capito niente e verrà lasciato indietro.

Nonostante le molte critiche che ci possono essere mosse, emerge un dato: è stata l’unica manifestazione civica e spontanea del centrodestra degli ultimi mesi. Molti appunti possono esser fatti all’iniziativa ma è stata l’unica cosa plurale, aperta, fondata sulle idee e sul dibattito vero che si è vista in quest’area. L’alternativa sono le conferenze stampa, i convegnetti e gli eventini di partito. Noi abbiamo fatto uscire dal bunker cittadini, idee, amministratori locali ed energie nuove.

FUTURO

Che succede ora? Ora tocca a tutti noi! Come abbiamo già spiegato simbolo, idee, metodi sono già a disposizione di chi nel territorio voglia replicare il format di Sveglia Centrodestra!. I promotori sono a disposizione per fornire tutto il supporto che è possibile fornire. Presto forniremo una scheda che fungerà da mappa e d’aiuto per chi sul territorio vorrà organizzare eventi con il nostro simbolo.

Inoltre è necessario trovare una maggiore sistematicità e profondità in termini di proposte. Per questo cercheremo di costruire una squadra che elabori 5 proposte immediatamente spendibili per il Paese da presentare a un prossimo evento che si terrà a Roma. Sarà un vero e proprio manifesto per aprire l’ombrello e ripararsi dalla bufera economica in cui versa l’Italia.

Il sito www.contrattoperilcentrodestra.it resterà aperto a tutti, così potremmo ospitare il contributo d’idee di ciascuno di voi e continuare a sviluppare il dibattito per costruire una terza via culturale e politica tra Matteo Salvini e Matteo Renzi.

Per qualsiasi idea, evento, proposta, provocazione tutti noi siamo aperti e a disposizione di chi vorrà stimolarci, provocarci, coinvolgerci.

Il futuro si gioca all’attacco,

Lorenzo Castellani

***

Caro Lorenzo,
meglio una franca critica che un falso elogio. Girate alla larga, se possibile, dalla piaggeria. Salutoni

Michele Arnese



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