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Tor Sapienza e scioperi sociali, o si sta con le Forze dell’Ordine o con le forze dello sfascio

Con Massimo Giannini Ballarò non decolla. In Rai stanno pensando di affidarne la conduzione a Maurizio Landini, che si sta rivelando una vera e propria star del teleschermo.

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Nel Vangelo della messa di domenica (Matteo 25, 14-30), i sacerdoti celebranti hanno commentato la parabola dei talenti. Il padrone premia i due servi che hanno fatto fruttare le somme che ha loro consegnato e punisce quello che ha sepolto il suo unico talento, ordinando di gettarlo fuori nelle tenebre dove ‘’sarà pianto e stridore di denti’’. Ad avviso del padrone, il servo pigro avrebbe dovuto affidare il denaro ai banchieri; così, egli avrebbe potuto ritirarlo con l’interesse. Se questo brano venisse letto ai tanti perditempo che costituiscono ‘’il pubblico’’, la ggente, nei tanti talk show che ammorbano le serate televisive degli italiani, costoro direbbero che è stato preso da un discorso di Angela Merkel.

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Durante gli scioperi e le manifestazioni di venerdì scorso gli scontri con le Forze dell’Ordine sono avvenuti nelle principali città intorno alle 12, come se da Nord a Sud, per quell’ora,  divenisse operativa una direttiva sfascista preventivamente concordata. I servizi d’ordine del sindacato hanno fatto la loro parte per non confondersi con i violenti e per governare le manifestazioni. Saranno, tuttavia, consapevoli i loro dirigenti che sono proprio le iniziative promosse dal sindacato (leggi la Fiom e la Cgil) a fornire il brodo di coltura per quelle espressioni di violenza premeditata a cui i cittadini assistono inermi, ormai quotidianamente?

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‘’Quella possibile mediazione trovata dal Pd sul Jobs Act è una presa in giro, serve solo ai parlamentari a mantenere il loro posto, non dà più diritti ai lavoratori’’. Così Maurizio Landini ha commentato l’accordo che una parte della minoranza Pd considera un proprio successo. Fateci caso. Al segretario della Fiom è cresciuta un’altra narice. Adesso sono quattro.

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Quanto sta accadendo a Roma, nella borgata di Tor Sapienza è molto grave. A difendere quei poveracci che gli abitanti del quartiere vorrebbero cacciare sono reparti della Polizia di Stato. Sono colleghi di quelle stesse persone che, da settimane, vengono prese d’assalto durante i c.d. scioperi sociali. La Polizia svolge coerentemente e con sacrificio il proprio dovere istituzionale sia a Tor Sapienza che altrove. A non essere coerenti sono le forze dello sfascio.

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