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Come avanza il Wi-fi alla Matteo Renzi

Il sogno renziano del wi-fi libero e gratuito ovunque per i cittadini prosegue per obiettivi. Quello raggiunto ieri sera garantirà connessioni Wi-Fi gratuite e più veloci per i clienti degli hotel italiani, che hanno beneficiato del credito d’imposta per realizzare l’impianto. Queste sono le mire di chi ha presentato le nuove misure, contenute in un emendamento alla Legge di Stabilità firmato dai deputati Pd Sergio Boccadutri, Ernesto Carbone e Alberto Losacco.

L’EMENDAMENTO

Approvato ieri in Commissione Bilancio, l’emendamento all’articolo 16 della Legge di Stabilità, impone agli albergatori che usufruiscono del credito d’imposta per impianti Wi-Fi di garantire ai clienti connessioni gratuite a una velocità minima di un megabit/s in download.

Con l’approvazione quest’anno del Decreto legge Cultura e Sport gli investimenti in digitalizzazione nel settore turistico godono per tre anni di un credito d’imposta del 30% sugli investimenti sostenuti fino ad un totale di 12.500 euro.

IL COMMENTO DI BOCCADUTRI

“Secondo una recente indagine europea di un operatore alberghiero – ha commentato Boccadutri – l’86% degli italiani sceglie un hotel solo se ha il Wi-Fi incluso. A questo punto l’effetto emulazione è garantito e in poco tempo, ne sono certo, avremo hotel e alberghi tra i più accoglienti del mondo anche sotto questo punto di vista”.

WI-FI LIBERO ALLA RENZI

Ma l’obiettivo è molto più ambizioso. Sono più di un centinaio i deputati firmatari della proposta di legge denominata “Disposizioni per la diffusione dell’acceso alla rete internet mediante connessione senza fili”, presentata da Boccadutri e cofirmata da Enza Bruno Bossio (Pd), Ernesto Carbone (Pd), Alberto Losacco (Pd) e Gennaro Migliore (ex Sel, ora Led)

Secondo la proposta, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge tutti gli esercizi commerciali, le associazioni culturali aperte al pubblico, i taxi, gli esercenti attività di noleggio con conducente, i bus privati, i treni e gli aerei registrati in Italia avranno l’obbligo di dotarsi di collegamento alla rete internet e di renderla disponibile tramite tecnologia wireless a titolo gratuito e senza necessità di utilizzare credenziali di accesso e password.

Se le Telco hanno scelto al momento di commentare, Confcommercio ha ritenuto le nuove misure inammissibili per i costi che andrebbero a gravare sugli esercizi commerciali. “La digitalizzazione dei cittadini è una missione che tocca allo Stato”, ha commentato Fabio Fulvio, responsabile settore politiche per lo sviluppo di Confcommercio in una conversazione con Formiche.net.

Tanto rumore per nulla, ha risposto Boccadutri: “Stiamo parlando di circa 200/250 euro annui. Non mi sembra un costo, tra l’altro deducibile, così insostenibile per una impresa”, ha commentato il deputato del Pd in un’intervista a questo sito.

LA BARUFFA TRA TESTATE

I siti specializzati hanno già preso posizione. Ecco quelle più nette.
A difendere a spada tratta la proposta di Boccadutri è Raffaele Barberio, direttore di Key4biz.
Sul sito da lui diretto dà conto dell’eco della proposta nella stampa estera, ma risponde anche dettagliatamente a tutte le critiche giunte: “Lasciamo questi atroci dubbi amletici a tali professionisti, ma intanto corriamo per fare dell’Italia il “paese più connesso al mondo”, ha scritto Barberio che ha deciso di sostenere l’iniziativa lanciando anche una petizione online su change.org: “C’è bisogno del tuo aiuto e dell’aiuto di tutti, per creare un grande movimento a favore del Wi-Fi disponibile e senza password”, si legge nel testo della petizione.

Ma “non sempre le buone intenzioni sono sinonimo di buon ragionamento, né la fretta è buona consigliera”, ha scritto invece Gildo Campesato, direttore del Corriere delle Comunicazioni.

“È così prioritario impegnare soldi pubblici in una simile operazione quando il mercato della mobilità va in direzione diversa?”, ha commentato Campesato spiegandone le ragioni tecniche:

“L’affermarsi delle tariffe dati flat e l’arrivo dell’Lte stanno rendendo obsoleto l’Internet “nomadico”, di moda qualche anno fa. Si vuole essere i primi al mondo col wi-fi obbligatorio: si rischia di essere gli ultimi ad accorgersi che il mondo è cambiato! È meglio concentrare attenzioni e risorse sulle reti di accesso piuttosto che sui terminali wi-fi”, si legge nell’editoriale intitolato “Libero wi-fi o libera demagogia?”.

La proposta di legge, la contrarietà di Confcommercio, la replica di Boccadutri e molto altro negli approfondimenti di Formiche.net:

Chi si connette e chi no al Wi-fi libero di Renzi. Lo speciale di Formiche.net

Wi-fi alla Renzi, idea folle o geniale? Ecco la proposta di legge e le prime reazioni

Wi-fi alla Renzi, tutte le bacchettate di Confcommercio. L’intervista a Fabio Fulvio, responsabile alle politiche per lo sviluppo

Vi spiego il Wi-fi libero e bello sognato anche da Renzi. Parla Boccadutri (Pd)



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