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Così Silvio Scaglia soccorre il mondo radicale di Marco Pannella

L’allarme era stato lanciato qualche giorno fa dal tesoriere Maurizio Turco: il Partito radicale ha bisogno di soldi altrimenti rischia di chiudere i battenti. Specialmente per quanto riguarda la sua struttura mediatica, a partire dalla radio. Ma, come sovente è accaduto anche in passato, la forza politica guidata da Marco Pannella e Rita Bernardini ha trovato l’aiuto di qualche privato molto generoso.

Questa volta ad aprire il portafogli è stato Silvio Scaglia, il manager ex amministratore delegato di Fastweb che lo scorso ottobre è stato assolto con formula piena dall’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale, dopo aver passato quasi un anno in carcere, con un provvedimento di custodia cautelare. Un periodo in cui i Radicali hanno sposato la sua battaglia di giustizia e lo stesso Scaglia si è avvicinato alle posizioni di Pannella. Fino alla scarcerazione, decisa dal Tribunale di Roma nel febbraio del 2011.

Così, ora, dopo la sentenza di assoluzione, scagionato da tutto, il manager ha voluto fare una donazione in denaro che consentirà di riaprire il Centro d’ascolto radiotelevisivo radicale, dove lavoravano nove persone, chiuso qualche tempo fa per mancanza di fondi. Ad annunciarlo è stato lo stesso Pannella a Radio Radicale. “Un imprenditore, un cittadino – e non una fondazione o un’università – come Silvio Scaglia ha deciso di consentire a noi di riaprire l’attività del nostro centro d’ascolto e di potenziarla. Scaglia ci fornisce subito un aiuto complesso e bellissimo di carattere finanziario, ma anche una sua assistenza all’iniziativa molto gradita vista la sua esperienza di imprenditore. Questo consentirà riapertura, rilancio e potenziamento di questo servizio pubblico che facciamo da anni. Penso sia un bel dono di buon compleanno anche per Emma Bonino”, ha detto il vecchio leone radicale per radio.

Il centro con cui i radicali monitorano da anni il mondo dei media e dell’informazione italiana, dunque, riaprirà presto. Ma le casse del partito ancora languono e la crisi non è affatto superata. Tanto che i diversi esponenti hanno ripreso a lanciare appelli a militanti e simpatizzanti. “Ancora una volta dobbiamo superare un nuovo ostacolo per proseguire e rilanciare la sua azione politica. In queste ore siamo chiamati a onorare, in tempi rapidi, parte di un debito interamente contratto per produrre iniziativa politica. Ti chiediamo di sostenerci per permettere al movimento di continuare la propria attività”, si legge nel messaggio scritto da Rita Bernardini a tutti i militanti.

Sul sito radicale si trova anche il quadro della situazione nel dettaglio. Le casse del partito hanno urgente bisogno di 37 mila euro. Finora ne sono stati raccolti poco più di 3 mila e sul web si trovano i nomi di tutti i donatori e la cifra elargita. In realtà, la cifra di cui necessita il partito di Pannella è molto più alta, anche a fronte della mancanza di contributi pubblici di cui il partito ha potuto godere per anni, fin dalla sua fondazione. Pannella, però, finora è sempre stato abilissimo a trovare fondi per la sopravvivenza. E il contributo elargito da Scaglia dimostra che esistono ancora dei privati pronti a donare soldi a sostegno della causa radicale.

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