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Chi è Stefano Accorsi, ideatore e protagonista di 1992

Stefano Accorsi non ha bisogno di troppe presentazioni. Attore cinematografico e teatrale, regista e ora protagonista della serie televisiva di Sky “1992”, nata proprio da una sua idea, Accorsi si muove in un anno significativo per la storia italiana, quello di Tangentopoli, interpretando il ruolo di uno dei sei protagonisti, Leonardo Notte, uomo di marketing con un segreto nascosto, ma che riaffiora per mano di un ricattatore.

Leonardo Notte appare da subito come un uomo senza troppi scrupoli, un venditore esperto che sa come accontentare i clienti individuando le pulsioni più primitive che li spingerebbero a comprare i loro stessi prodotti se si trovassero dall’altra parte. Come in tutto il telefilm, i personaggi immaginari si muovono in una trama reale, infatti Notte lavora per Publitalia, la concessionaria di pubblicità del Gruppo Mediaset, a stretto contatto con Marcello Dell’Utri che lo coinvolge in un progetto politico più grande della stessa Publitalia.

Ed è in questo contesto di nuove possibilità di successo che le mire professionali di Leo vengono ostacolate da un ricattatore che, riportando a galla un segreto nascosto nel suo passato, lo costringerà a farci i conti mettendo a rischio la sua posizione.

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A ben vedere, il personaggio di Leonardo Notte ricorda il Don Draper di Mad Men, serie televisiva statunitense in cui si percorrono i grandi cambiamenti della società americana attraverso il mondo pubblicitario di New York, incarnato dalla società pubblicitaria Sterling Cooper ma soprattutto dal direttore creativo, Don Draper. Anche Don, come poi succede a Leo di 1992, ha dovuto affrontare le conseguenze di un segreto che appartiene al suo passato.

Leonardo Notte “è un disilluso. Ha conosciuto gli ideale politici, ma per motivi diversi decide di puntare solo alla libertà che ti può dare il denaro”, descrive così il suo personaggio Stefano Accorsi in un’intervista. “Il mio personaggio – continua Accorsi – è molto in contatto con il Paese, anzi con la pancia del Paese. È uno che dice che l’elettorato non è moderato, è smodato, è eccitato. Sapete dargli torto?”.


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