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Grandi opere, ecco cosa dice davvero il libro di Giavazzi coccolato da Renzi

Raffaele Cantone e Matteo Renzi

“La lobby delle grandi opere affonda l’Italia”, recita il sottotitolo di “Corruzione a norma di legge”, il libro di Giorgio Barbieri e Francesco Giavazzi dedicato ai malaffari che per due decenni hanno coinvolto il Mose, passando per l’Alta velocità e finendo all’Expo di Milano.

Ma è possibile disegnare gare d’appalto a prova di corruzione?

Ecco cosa si può fare affinché la parola “grandi opere” non equivalga necessariamente a “grande rischio di corruzione”, secondo il saggio scritto dal giornalista Barbieri e dall’economista Giavazzi evocato nell’inchiesta sulla corruzione intorno a Tav ed Expo che ha portato all’arresto dell’ex dirigente Ercole Incalza e alle dimissioni del ministro Maurizio Lupi.

I TIMORI DI INCALZA

Il volume, pubblicato a luglio dello scorso anno, è finito tra le righe delle intercettazioni che hanno avuto come protagonisti Lupi e Incalza.
Il 16 gennaio scorso, Incalza manifesta così a Lupi i suoi timori: “Sono preoccupato della dichiarazione che ha fatto ieri Cantone che ha detto che il Mose è costato in più, 2,4 miliardi in più. No, è falso, il fatto che le grandi opere sono una sede in cui si fanno gli affari, una cosa vergognosa. L’ha detto Renzi e Cantone presentando il libro di Giavazzi, ieri”, si legge tra le intercettazioni riportate da alcuni quotidiani.
I magistrati – ha scritto il quotidiano La Stampa – hanno chiarito che secondo Incalza, alla presentazione del libro “sarebbe stato adombrato il sospetto che la normativa che regola le grandi opere agevola i fenomeni corruttivi”.

Incalza fa riferimento alla presentazione del libro di Barbieri e Giavazzi (Rizzoli) alla quale il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto il 14 gennaio a Roma. All’evento, moderato da Mario Calabresi, direttore del quotidiano la Stampa che ieri si è sfilato dalla corsa alla direzione del Corriere della Sera, aveva partecipato in effetti anche il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone.

Le cifre riportate dall’ex dirigente alle Infrastrutture sono però da attribuire alle parole pronunciate in quell’occasione da Barbieri, autore del libro e cronista della Tribuna di Treviso: “È stato calcolato che il Consorzio Venezia Nuova ha fatto spendere ai cittadini 2,4 miliardi di euro in più del dovuto. E quello di Venezia è un caso emblematico da quale si può partire per poi allargarsi a tutta l’Italia”, ha detto Barbieri.

LE FOTO DI UMBERTO PIZZI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BARBIERI E GIAVAZZI

LE PAROLE DI RENZI E DI CANTONE

“Quelli che pensano di fermare la corruzione con leggi più complicate sappiamo che i ladri continuano a rubare e che la politica continuerebbe a stare sull’albero a cantare. Noi abbiamo messo in campo la semplificazione totale, che non vuole dire semplicismo ma insieme alla trasparenza è l’unica stata per salvare il nostro Paese”, aveva affermato il premier Renzi alla presentazione del libro.
“I politici che prendono mazzette sono squallidi e schifosi ma la responsabilità della politica è a monte: non aver creato un sistema trasparente e semplice in cui non ci sia possibilità di equivoci. Ma noi stiamo intervenendo”, ha sottolineato il premier.

Ma come si può scardinare la corruzione? “Spesso, paradossalmente, le leggi invece che aiutare sono una complicazione e diventano un volano per la corruzione”, ha risposto Cantone aggiungendo che quello che serve per scardinare il sistema corruttivo, è la “creazione di regole semplici” e di norme che contrastino la corruzione senza però fermare le grandi opere”. Come fatto ad esempio dalla legge sul commissariamento applicata al Mose: “Ha dato la possibilità di continuare i lavori, ma ha impedito che i corruttori ne ricavassero anche dei profitti”, ha detto Cantone.

APPALTI A PROVA DI CORRUZIONE

Ma “è possibile disegnare gare d’appalto a prova di corruzione?”, si chiedono Barbieri e Giavazzi nel volume “Corruzione a norma di legge”.
“La risposta è no – scrivono gli autori – ma questo non significa che non ci sono modi per arginarla. Ne citano tre: “I performance bond (una garanzia contro il rischio di inadempimento ndr), il controllo della qualità e dei costi dei lavori eseguiti, e il ruolo degli whistleblowers, le gole profonde”.

LE FOTO DI UMBERTO PIZZI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BARBIERI E GIAVAZZI

IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE CON RENZI E CANTONE

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